26 Marzo 2021 :
Tre uomini di colore rilasciati perché innocenti dopo 24 anni di carcere. Uno aveva rischiato di essere condannato a morte.
A New York il 5 marzo il giudice Joseph Zayas, della Queens County, ha accolto la raccomandazione espressa dal Conviction Integrity Unit della Procura, ed ha ordinato la scarcerazione di George Bell, Rohan Bolt e Gary Johnson. Le Conviction Integrity Unit sono strutture create all’interno delle procure di vari stati o contee in cui sono gli stessi procuratori a riesaminare vecchi processi (di solito su richiesta degli avvocati difensori). Nonostante le procure rappresentino la Pubblica Accusa, non è la prima volta che da questi uffici partono segnalazioni per condanne da annullare. I tre imputati di questo caso, tutti di colore, avevano confessato, ed erano stati condannati a morte nel 1997 con l’accusa di aver ucciso, a scopo di rapina, il 22 dicembre 1996, il proprietario di un banco dei pegni, e un poliziotto fuori servizio. Contro Bell la pubblica accusa all’epoca aveva chiesto la condanna a morte. In seguito tutti gli imputati avevano sostenuto che le confessioni gli erano state estorte, e di averle rese dietro la minaccia di essere condannati a morte.
Oggi il giudice Zayas ha riconosciuto che il procuratore all’epoca del processo aveva commesso gravi irregolarità pur di ottenere la condanna dei sospettati. In particolare Zayas ha asseverato che il procuratore Charles Testagrossa, l'ex capo della divisione dei crimini maggiori, ha nascosto note manoscritte e rapporti di polizia che implicano altri sospettati, e dichiarazioni di cinque testimoni oculari che contraddicevano i dettagli chiave della rapina per come era stata ricostruita nelle confessioni. Inoltre Testagrossa aveva omesso la cartella clinica di uno dei suoi testimoni c’accusa, da cui risultava che era malato di mente e psicotico.
“Mi stupisce e sciocca la mia coscienza che nel 1997 violazioni costituzionali di questa portata possano essersi verificate. Questo varrebbe per qualsiasi reato, ma ancora di più in un processo in cui la pubblica accusa voleva la pena di morte per un imputato di 19 anni”, ha detto il giudice Zayas.
Il caso, all’epoca, riguardava il 6° poliziotto di New York ucciso nel 1996, e l'allora sindaco, Rudolph Giuliani, fece pressioni sulla polizia perché risolvesse rapidamente il caso. Nessuna prova fisica collegava nessuno degli imputati agli omicidi, ma Johnson e Bell, dopo interrogatori che i loro avvocati hanno definito “coercitivi”, avevano confessato, seppure fornendo particolari incerti, e sottoscrivendo verbali che sembravano stilati basandosi sulle informazioni in possesso della polizia.
Un'indagine del Conviction Integrity Unit, struttura creata dal procuratore distrettuale Melinda Katz dopo essere entrata in carica nel 2020, ha riesaminato le carte in archivio, ed ha trovato i verbali di polizia che collegavano una banda locale agli omicidi, verbali mai passati ai difensori.
Testagrossa ha lasciato l’incarico nel Queens nel 2016 e successivamente è diventato capo delle indagini nell'ufficio del procuratore distrettuale della limitrofa contea di Nassau. Ha respinto qualsiasi accusa nel caso in questione, ma quattro giorni dopo la sentenza del giudice Zayas ha rassegnato le dimissioni.
Sebbene l'ufficio del procuratore distrettuale del Queens abbia acconsentito alla scarcerazione di Bell, Johnson e Bolt, non ha ancora deciso se ritirare le accuse o riprocessare gli uomini. La constatazione di condotta scorretta non è un'anomalia: almeno 117 condanne nella contea di Queens tra il 1985 e il 2017 sono state annullate a causa di condotta scorretta del pubblico ministero.