16 Gennaio 2021 :
(172) Formalizzato il proscioglimento di Eddie Lee Howard, che viene iscritto con il n° 172 nella lista degli “esonerati” che viene compilata dal Death Penalty Information Center, e che riporta i casi dal 1973 ad oggi. La “Innocence List” del DPIC comprende solo i casi di prosciolti dal braccio della morte, perché ovviamente, come è fisiologico, le persone prosciolte dopo una condanna, per omicidio o qualsiasi altro reato, sono molte di più. Il 27 agosto 2020 (vedi NtC) la Corte Suprema di Stato aveva annullato 8-1 la condanna di Eddie Lee Howard, e oggi un giudice ha formalizzato il fatto che la pubblica accusa ha preso atto di non avere elementi sufficienti per ripetere il processo, ed ha fatto l’unica cosa possibile in questa situazione: ritirare i capi di imputazione. Nel frattempo, in attesa della formalizzazione e con i tempi rallentati dalle misure anticovid, Howard era già stato scarcerato, in una data che i media non riportano se non, genericamente, “agli inizi di dicembre”.
Howard, che ora ha 67 anni, nero, è accusato di aver violentato e ucciso, nel febbraio 1992, un’anziana donna bianca, Georgia Kemp, 84 anni. Venne arrestato perché vicino di casa della vittima, e con 2 precedenti per reati sessuali. Venne condannato a morte nel 1994, al termine di un processo dove si era voluto difendere da solo. Nel 1997 la Corte Suprema di stato annullò la condanna a morte, ma al termine di un nuovo processo, nel 2000, venne di nuovo condannato a morte. La principale prova contro di lui è stato il segno di un morso rilevato sul corpo della vittima. In seguito Howard è riuscito a far effettuare test del Dna su diversi reperti fisiologici. Nessuno dei nuovi test lo colloca sulla scena del crimine. Nel frattempo l’associazione professionale dei dentisti forensi (American Board of Forensic Odontology) nel 2013 e 2016 ha modificato le proprie linee guida, proibendo ai propri iscritti di giungere a identificazioni di sospetti attraverso l‘analisi dei segni di morso. La Corte Suprema aveva inoltre preso atto che lo stesso perito che aveva testimoniato contro Howard, il dottor Michael West, è già stato smentito in altri processi, compreso il proscioglimento di due detenuti del braccio della morte, Kennedy Brewer e Levon Brooks. Dichiarando inammissibile la prova del morso, e prendendo atto che i test del Dna indicano un altro uomo, non identificato, la Corte aveva disposto che il processo venisse ripetuto integralmente. La pubblica accusa, privata degli elementi di prova che riteneva fondamentali, ha deciso di ritirare i capi d’imputazione, uno dei requisiti necessari perché un imputato venga definito, dal DPIC, “esonerato”, e cioè formalmente innocente, e quindi anche con diritto a un risarcimento economico. In questa fase Howard è stato rappresentato da avvocati del Mississippi Innocence Project e del National Innocence Project. Il direttore del Mississippi Innocence Project, Tucker Carrington, ha definito l'esonero di Howard "una vittoria agrodolce". "Siamo entusiasti che il signor Howard avrà finalmente la sua libertà e una parvenza di giustizia", ha detto Carrington, "ma ha perso quasi tre decenni della sua vita, ed ha dovuto fronteggiare un’esecuzione perché il sistema non ha funzionato. Il suo caso ci ricorda che c'è ancora molto lavoro da fare per sostenere il signor Howard e altri come lui che hanno perso anni preziosi della loro vita a causa di condanne errate".