22 Dicembre 2023 :
12/12/2023 - La condanna di Terry Pitchford è stata annullata
Il 12 dicembre il giudice federale Michael P. Mills ha annullato il verdetto di colpevolezza di Terry Pitchford e ha ordinato al Mississippi di ripetere il processo entro 6 mesi o di scarcerarlo. Come è noto, queste sentenze vengono impugnate dalla pubblica accusa, e, in attesa dei ricorsi, il termine di 6 mesi non viene mai rispettato. Il giudice Mills ha riscontrato che il giudice del processo originale non ha consentito alla difesa di contestare adeguatamente l'esclusione dei giurati neri da parte del procuratore distrettuale ora in pensione Doug Evans, un pubblico ministero al centro di casi simili, come quello di Curtis Flowers. "Questa corte non può ignorare il fatto che a Pitchford apparentemente non è stata data alcuna possibilità di confutare le spiegazioni dello Stato e di dimostrare una discriminazione intenzionale", ha scritto il giudice Mills.
Pitchford era il più giovane prigioniero nel braccio della morte del Mississippi quando, nel 2006, fu condannato a morte per aver ucciso, il 7 novembre 2004, il proprietario di un negozio di alimentari Reuben Britt. All’epoca del reato ascritto, Pitchford aveva 18 anni. Come è noto, nei processi in cui è prevista una giuria popolare, i potenziali candidati vengono estratti a sorte in sovrannumero. Per formare la giuria vennero inizialmente convocate 126 persone (40 neri, 84 bianchi, una ispanica e una di etnia non identificata). Il giudice del processo ha fatto una prima scrematura dei candidati secondo il criterio delle cosiddette “cause legali” e altri motivi estranei al caso, riducendo i candidati a 96 (35 neri e 61 bianchi). Il giudice ha poi effettuato la seconda scrematura, quella per “giusta causa”, eliminando altri 52 giurati, inclusi 30 giurati neri per le loro opinioni sulla pena di morte, lasciando in un pool di 41 potenziali giurati (36 bianchi e cinque neri). Lo Stato (ossia la pubblica accusa) ha utilizzato le sue prerogative (i cosiddetti colpi preventivi, i preemptory strikes) ed ha escluso 7 giurati, 4 dei quli neri, per ragioni ritenute che il giudice del processo ha valutato “neutrali rispetto alla razza”. In tal modo la difesa non ha potuto contestare nessuna delle esclusioni.
La sentenza della Corte Suprema Batson v. Kentucky (1986) ha ritenuto incostituzionale escludere i giurati in base alla loro razza. Un imputato che desideri contestare l’uso da parte dell’accusa dei preemptory strikes per escludere i giurati neri può opporsi e richiedere all’accusa di dichiarare una ragione neutrale rispetto alla razza per le esclusioni. La difesa deve quindi avere la possibilità di confutare il motivo e dimostrare la discriminazione intenzionale. Nel caso di Pitchford, il tribunale di prima istanza ha negato alla difesa questa opportunità.
Nella sua ordinanza, il giudice Mills ha affermato di conoscere la storia delle irregolarità riscontrate in altri casi del procuratore distrettuale Evans per escludere giurati neri. Nel caso di Curtis Flowers, Evans ha perseguito l’imputato sei volte e ha illegalmente escluso i giurati neri in molti di questi procedimenti. La condanna di Flowers è stata annullata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2019. Nel caso Flowers v. Mississippi, il giudice Brett Kavanaugh aveva scritto: “Lo sforzo incessante e determinato dello Stato per escludere dalla giuria gli individui neri suggerisce fortemente che lo Stato voleva processare Flowers davanti a una giuria con il minor numero possibile di giurati neri, e idealmente davanti a una giuria tutta bianca. Nel considerare l’appello di Pitchford, il giudice Mills ha ritenuto che la Corte Suprema del Mississippi avrebbe dovuto prendere in considerazione questa storia, scrivendo: “La corte ritiene semplicemente che avrebbe dovuto essere inclusa in un’analisi della questione sulla “totalità delle circostanze”.
https://deathpenaltyinfo.org/news/batson-relief-for-another-mississippi-prisoner-prosecuted-by-doug-evansùhttps://cdispatch.com/news/judge-overturns-mississippi-death-penalty-case-says-racial-bias-in-picking-jury-wasnt-fully-argued/