USA - Joe Biden sta infrangendo la sua promessa di porre fine alla pena di morte federale

USA - Joe Biden

26 Luglio 2023 :

(22/07/2023) - Joe Biden sta infrangendo la sua promessa di porre fine alla pena di morte federale ---- Il presidente ha fatto campagna elettorale sostenendo che avrebbe fermato le esecuzioni, ma il Dipartimento di Giustizia continua a perseguirle in tribunale.
All'inizio, tra gli attivisti della giustizia penale c'erano grandi speranze che Joe Biden, uno dei principali artefici dell'incarcerazione di massa, stesse voltando pagina. Quella speranza non sarebbe durata a lungo, però.
Durante le elezioni del 2020, Biden ha rinunciato al suo passato sostegno alle esecuzioni, affermando che la montagna di prove sulle condanne errate, spesso contaminate dal razzismo, lo aveva convinto che "non possiamo garantire che ogni singola condanna a morte sia giusta, ogni volta".
Una volta eletto, è diventato il primo presidente degli Stati Uniti ad opporsi apertamente alla pena di morte, e l'anno dopo la sua elezione, il Dipartimento di Giustizia ha sospeso le esecuzioni federali, che erano riprese massicciamente sotto Donald Trump.
Il procuratore generale Merrick Garland ha detto che all'epoca il Dipartimento di Giustizia (in Italia sarebbe il Ministero della Giustizia) avrebbe riesaminato le sue linee guida sulla pena di morte, rilevando le sue preoccupazioni per "l'arbitrarietà nella sua applicazione, l'impatto disparato sulle persone di colore e il numero preoccupante di persone che si sono rivelate innocenti dopo una condanna a morte (gli “esonerati”), e altri casi gravi. "
Era un sogno per i liberali: dopo decenni di slogan “duri contro il crimine”, a Washington si insediavano un presidente e la sua vice, che entrambi condividevano apertamente le loro preoccupazioni sul fatto che la pena di morte fosse arbitraria, imprecisa e spesso altamente razzista.
Poi il sogno è finito. Sembra che queste preoccupazioni non siano state sufficienti a convincerli a fare qualcosa di duraturo per cambiare lo status quo. E nel giro di pochi giorni, potremmo vedere la prima condanna a morte ordinata sotto l'amministrazione Biden, amministrazione contraria, in teoria, alle esecuzioni.
La scorsa settimana, una giuria popolare ha stabilito che la richiesta di pena di morte contro un suprematista bianco che ha ucciso 11 persone nella sinagoga Tree of Life di Pittsburgh nel 2018 è ammissibile. Se dopo questa decisione preliminare, la giuria deciderà che Robert Bowers debba affrontare l'esecuzione, sarà la prima persona a ricevere una nuova condanna a morte federale durante l'amministrazione Biden.
Questa storia è l’emblema del comportamento di Biden: contrario alla pena di morte come “principio”, ma poi consentendone l’utilizzo nella pratica.
Da un lato, dopo essersi insediato, il Dipartimento di Giustizia ha revocato l'autorizzazione per le condanne a morte in 24 dei 29 casi iniziati sotto le passate amministrazioni.
Dall'altro, il Dipartimento di Giustizia ha ancora chiesto o difeso condanne a morte nei casi relativi agli uomini responsabili della sparatoria alla sinagoga Tree of Life, del massacro della chiesa di Charleston, e dell'attentato alla maratona di Boston, anche se le famiglie delle vittime in tutti questi casi sono divise sul fatto che il governo debba giustiziare questi assassini.
Joe Biden non è altro che un operatore esperto con una profonda comprensione della longevità a Washington. La sua carriera a Washington è stata lunga, e regolare, sempre in leggera ascesa, ed è ora il presidente più anziano nella storia degli Stati Uniti. Sembra che qui stia giocando ana partita d'attesa.
Potrebbe essere il primo presidente a opporsi esplicitamente alle esecuzioni e, a causa dei tempi lunghi dei processi federali, potrebbe avere la fortuna di non dover ordinare una esecuzione, nemmeno se venisse rieletto per unsecondo mandato.
Ma questa non è certo una vittoria significativa. Anche se i farmaci per l'iniezione letale saranno iniettati in futuro da un altro presidente, saranno stati comunque l'amministrazione Biden e i suoi pubblici ministeri a riempire la siringa (occorre ricordare che nei processi federali la Pubblica Accusa risponde per via gerarchica diretta al Ministro della Giustizia, dal quale riceve direttive, anche sui singoli casi, non solo “in generale”, e il ministro della giustizia ovviamente risponde in via altrettanto diretta al Presidente, ndt).
Come ha recentemente dichiarato a The Independent Robert Dunham del Death Penalty Information Center, "Le esecuzioni di Biden avranno luogo sotto le future amministrazioni, ma non fatevi ingannare, saranno esecuzioni di Biden".
La Casa Bianca ha cercato di far quadrare il cerchio affermando di essere contraria alla pena di morte, ma di rispettare l'indipendenza dei pubblici ministeri nelle singole decisioni di imputazione. Questo è essere un po' timido.
Anche i presidenti che rispettano l'indipendenza dei pubblici ministeri prendono decisioni su quali funzionari nominare, a chi chiedere di dimettersi e su come impostare il tono generale. I presidenti parlano da un pulpito molto potente. I presidenti possono spendere il capitale politico in pubblico e tirare le leve del governo in privato.
In altre parole, se Joe Biden fosse davvero impegnato al 100% per porre fine alle esecuzioni federali, in ogni caso potrebbe fare di più.
In effetti, ha il potere di cancellare una generazione di esecuzioni federali con un tratto di penna.
Come presidente, ha il potere di commutare le condanne delle 43 persone attualmente nel braccio della morte federale. E il governo federale potrebbe usare la sua notevole influenza sulla politica statale e sui finanziamenti per fare pressione sugli stati affinché anche loro abbandonino le esecuzioni.
Qualunque sia la ragione, che sia per sopravvivenza politica o per ambivalenza personale, Joe Biden non è ancora disposto a farlo. Forse non è cambiato poi così tanto, dopo tutto. (Auest’ultima frase fa riferimento a quando, ancora giovane senatore, Biden si fece promotore di leggi particolarmente dure contro il crimine, causando quel fenomeno che da allora viene definito “l’incarcerazione di massa negli Stati Uniti, ndt).

https://www.independent.co.uk/voices/joe-biden-death-penalty-campaign-b2379836.html

 

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