26 Marzo 2024 :
25/03/2024 - USA. Il “National Registry of Exonerations” ha pubblicato il suo rapporto annuale sui proscioglimenti.
L'84% erano persone di colore. Questa settimana, il “National Registry of Exonerations” (exonerations, tradotto letteralmente, sarebbe “esoneri”, ma equivale al termine italiano “proscioglimenti”, intendendo con questo termine persone che vengono condannate a morte in primo e secondo grado, e riescono ad essere prosciolti nonostante la condanna fosse diventata, nel frattempo, “definitiva”) ha pubblicato il suo rapporto annuale sui proscioglimenti avvenuti nel 2023. Secondo il rapporto, "Sono stati registrati 153 esoneri l'anno scorso, e quasi l'84% (127/153) erano persone di colore dei quali quasi il 61% (93/153) era afroamericana". Il fattore più frequente della loro ingiusta condanna è stata la cattiva condotta delle autorità. "Settantacinque casi di omicidio - l'85% degli esoneri per omicidio nel 2023 - sono stati inficiati da una cattiva condotta della polizia o della pubblica accusa". Tre su quattro esonerati dal braccio della morte erano persone di colore e in tutti i casi la cattiva condotta delle autorità è stata il fattore principale.
La cattiva condotta delle autorità, che può comprendere la falsificazione di prove, la coercizione di testimoni e l'occultamento di informazioni a discarico, pone diverse sfide al sistema di giustizia penale, soprattutto per il modo in cui influisce sulla fiducia del pubblico nell'integrità del sistema giudiziario e dei funzionari eletti (negli Stati Uniti sono cariche elettive sia il capo della polizia, sia il Procuratore Distrettuale, ossia il capo dell’ufficio dei pubblici ministeri, i quali pubblici ministeri sono a loro volta assunti o licenziati, secondo “normali criteri aziendali”, dal procuratore distrettuale. Anche una difesa legale inadeguata, l'identificazione errata dei testimoni, la falsa testimonianza o la falsa accusa sono cause di condanne errate.
Ogni proscioglimento rappresenta un essere umano che ha perso anni e talvolta decenni della propria vita dietro le sbarre, mentre il colpevole è rimasto libero di commettere altri reati. In molti Stati sono stati emanati statuti che prevedono un risarcimento; dal 1989 sono stati pagati quasi 4 miliardi di dollari in risarcimenti a persone condannate ingiustamente. L'importo è quasi raddoppiato dal 2019. Gli autori notano che esistono disparità nei risarcimenti che richiederanno ricerche future. "Perché [...] i pagamenti sono molto più elevati a New York che in altri Stati - 6 milioni di dollari in media per tutti gli esonerati, rispetto a 1,8 milioni di dollari in Illinois e 1,2 milioni di dollari in Texas? E perché il 79% di tutti gli esonerati ha ricevuto un risarcimento in Illinois, ma solo il 33% in Texas?".
Nel 2023, i quattro esonerati del braccio della morte erano John Huffington, Jesse Johnson, Glynn Simmons e Noel Montalvo. Il numero di anni tra la condanna e l'esonero è stato di 48 per Glynn Simmons (il numero più lungo di anni prima di un esonero nella storia degli Stati Uniti), 42 per Huffington, 20 per Montalvo e 19 per Johnson. Il rapporto rileva che, per tutti gli esonerati, "le persone scagionate nel 2023 hanno perso collettivamente 2.230 anni per crimini che non hanno commesso. Si tratta di una media di 14,6 anni per ogni esonero per ingiusta detenzione".
Tra i 153 esoneri (totali) avvenuti in 32 Stati (non ci sono stati esoneri federali), il maggior numero si è verificato in Illinois (24), seguito da Texas (22), New York (21) e Pennsylvania (16).
Il National Registry of Exonerations è un consorzio di tre università: la University of Michigan Law School, il Michigan State University College of Law e il Newkirk Center for Science and Society della University of California Irvine.
Il DPIC gestisce anche un database completo e altre risorse sulle scuse e i casi di innocenza legati alla pena di morte.
Sui casi John Huffington, Jesse Johnson, Glynn Simmons e Noel Montalvo vedi NtC nei singoli casi.