USA: GIUSTIZIATO IL CECCHINO DI WASHINGTON

John Allen Muhammad

11 Novembre 2009 :

John Allen Mohammed, il cecchino di Washington, è stato giustiziato con iniezione letale nel penitenziario di Jarret, Virginia.
Responsabile dell’omicidio di 10 persone, il killer è andato in silenzio incontro alla morte rinunciando al diritto di dire qualcosa.
Testimoni dell’esecuzione diversi familiari delle sue vittime, colpite a tradimento mentre si recavano al lavoro, erano dal benzinaio o entravano in un locale.
Persone scelte a caso e poi freddate con un fucile di precisione. Una caccia folle che dal 2 al 24 ottobre 2002 getta nel panico una vasta area attorno alla capitale americana. Uccisioni eseguite da Mohammed con il complice Lee Boyd Malvo, condannato all’ergastolo.
Il direttore del carcere, secondo regolamento, ha tenuto aperta una linea telefonica con l’ufficio del governatore. Ed ha chiesto se ci fossero “motivi contrari all’applicazione della sentenza capitale”. La risposta è stata negativa. Il governatore – lo aveva annunciato – non ha fermato il boia. Alle 20.58 Mohammed è entrato nella camera della morte tenendo la testa chinata. Indossa una camicia e un paio di jeans, ai piedi le ciabatte di plastica. Protetti da un vetro seguono le sue mosse 27 testimoni, divisi in due stanze: sono i parenti delle vittime, tre giornalisti e un buon numero di poliziotti. Mohammed appare “calmo”, senza emozioni.
Le guardie immobilizzano il condannato sul lettino, preparano gli aghi delle tre iniezioni: la prima per addormentarlo, la seconda per ridurre il respiro, la terza per provocare un arresto cardiaco. Lui osserva i movimenti, poi guarda verso il soffitto. Alle 21.06 inizia l’esecuzione: gli iniettano un sedativo. Alle 21.07 impallidisce, il respiro diventa difficile. Alle 21.08 perde i sensi. Alle 21.11 è dichiarato morto, “senza complicazioni”.
Veterano della prima guerra del Golfo, vicino alle posizioni dei musulmani neri estremisti di Farrakhan, Mohammed è in pessimi rapporti con la ex moglie a causa della custodia dei figli.
Malvo sostiene che il piano iniziale del complice è uccidere persone a caso per creare confusione e poter rapire i tre figli. Poi aggiunge che Mohammed spera di estorcere del denaro alle autorità. Un bottino con il quale costruire una comunità di giovani “puri” in Canada, ragazzi da addestrare per seminare il terrore nelle città Usa. Il killer modifica la sua auto in modo da poter sparare dal baule e poi parte per la sua “campagna” insieme all’allora minorenne Malvo.
Agiscono in Virginia, nella Montgomery County (nord ovest di Washington) e in altre località del Maryland. Si appostano sulla vettura, poi è Mohammed ad aprire il fuoco su chi capita e dove capita. I morti saranno 10, sedici i feriti.
Il killer non ha espresso rimorso – neppure negli ultimi istanti di vita – e non ha mai ammesso di essere il responsabile dei delitti.
 

altre news