USA - Florida. Nikolas Cruz condannato all'ergastolo senza condizionale

USA - Nikolas Cruz

16 Ottobre 2022 :

Nikolas Cruz condannato all'ergastolo senza condizionale per la sparatoria al liceo di Parkland. Il 14 febbraio 2018 Cruz, che all’epoca aveva 19 anni, uccise 17 persone, e ne ferì altrettante.
La giuria popolare non ha raggiunto l’unanimità, e Cruz non ha potuto essere condannato a morte come aveva chiesto la pubblica accusa.
Nel 2019 i difensori di Cruz avevano proposto un accordo alla procura: si sarebbe dichiarato colpevole di tutte le 34 imputazioni principali di omicidio e tentato omicidio, e in cambio chiedevano una condanna a 34 ergastoli. L’accusa ha rifiutato l’accordO. Il 20 ottobre 2021 Cruz si era dichiarato colpevole per tutti i capi di imputazione, e si era detto dispiaciuto del suo gesto. La difesa ha insistito sulle difficoltà affrontate da Cruz durante l’infanzia, e sulle compromesse condizioni mentali dell’imputato, ma la pubblica accusa ha ulteriormente insistito per una condanna a morte. 3 giurati popolari, su 12, hanno però ritenuto che le circostanze attenuanti fossero prevalenti sulle aggravanti, e non hanno concordato sulla condanna a morte.
La legge della Florida, come quella di quasi tutti gli stati dove la pena di morte è in vigore, richiede un verdetto unanime della giuria prima che possa essere inflitta una condanna a morte.
Il capo della giuria, Benjamin Thomas, ha detto alla CBS Miami che un giurato credeva fermamente che Cruz non dovesse essere condannato a morte perché era malato di mente e che anche altri due giurati avevano votato per risparmiargli la vita.
Il risultato ricorda il verdetto all'ergastolo dell'agosto 2015 in Colorado contro James Holmes, autore della sparatoria al cinema Aurora che uccise 12 persone e ne ferì altre dozzine. Anche Holmes venne condannato all'ergastolo senza condizionale dopo che una giurata si era opposta fermamente alla condanna di Holmes a causa della sua grave malattia mentale, e altri 2 giurati si erano uniti a lei.
Durante il processo i difensori di Cruz hanno sostenuto che l’imputato fosse nato con un disturbo del neurosviluppo derivante da sindrome alcolica fetale. Hanno portato testimonianza sull’abuso di alcol e cocaina durante la gravidanza da parte della madre naturale, e che la sua famiglia adottiva aveva ignorato i sintomi di problemi di sviluppo e comportamentali, impedendogli di ricevere un trattamento appropriato. Nelle argomentazioni conclusive, l'avvocato difensore Melisa McNeill ha descritto Cruz come "una persona malata di mente, danneggiata al cervello, non per colpa sua". Ha chiesto alla giuria: "in una società umana e civile, uccidiamo persone con danni cerebrali, malati di mente o afflitti?... Spero di no".
La sentenza di Cruz è un altro esempio della diminuita propensione delle giuria popolari per la pena di morte. In un'intervista dell'11 ottobre 2022 al Wall Street Journal, il direttore del DPIC, Robert Dunham, ha osservato che "l'atteggiamento pubblico... riguardo alla pena di morte è cambiato enormemente" da quando le condanne a morte negli Stati Uniti avevano raggiunto il picco 25 anni fa. "Di conseguenza, è molto meno probabile che tu venga condannato a morte oggi che se il processo si fosse svolto negli anni '90", ha detto.

https://deathpenaltyinfo.org/news/non-unanimous-florida-jury-sentences-nikolas-cruz-to-life-without-parole-for-parkland-school-shootings

 

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