03 Settembre 2020 :
USA
Eseguita l’autopsia sul corpo di Wesley Purkey: “Ha sicuramente sofferto “dolori lancinanti” durante l’esecuzione federale. L’autopsia, autorizzata da un parente prossimo di Purkey e condotta dal patologo forense della Western Michigan University Joyce L. deJong, ha rilevato che Purkey ha sofferto di "grave edema polmonare acuto bilaterale" durante la sua esecuzione il 17 luglio. Esaminando i risultati dell'autopsia, Il dottor Gail Van Norman - un esperto ingaggiato dai detenuti del braccio della morte che stanno sfidando il protocollo di esecuzione federale - ha detto che Purkey ha avuto un "edema polmonare lampo", una condizione che può verificarsi solo quando una persona è ancora viva. I risultati dell'autopsia di Purkey sono coerenti con quelli di altri detenuti giustiziati con pentobarbital, ha detto Van Norman. I risultati, ha detto, confermano l'opinione che aveva fornito prima dell'esecuzione che "l'edema polmonare lampo premortem è una certezza medica virtuale in qualsiasi esecuzione eseguita" secondo il protocollo di iniezione letale del governo federale. Van Normal ha aggiunto che i detenuti evidentemente provano una sensazione “identica a quella riferita dalle vittime di quasi annegamento o soffocamento” come quella prodotta durante “interrogatori potenziati” come il waterboarding. "Queste sono le sensazioni più strazianti conosciute dall'uomo". L'autopsia del dottor DeJong ha riportato prove di "edema polmonare schiumoso" nella trachea di Purkey e nei bronchi del tronco principale, il che significa che il liquido si era accumulato in entrambi i polmoni e si era riversato nelle sue vie aeree durante l'esecuzione. Il dottor Van Norman ha detto che i risultati dell'autopsia hanno mostrato che i polmoni di Purkey sono aumentati di peso "tra 2,73 e 4,3 volte rispetto a dei polmoni normali" a causa dell'accumulo di liquidi. Secondo i pubblici ministeri federali le tre esecuzioni federali di luglio "sono state eseguite senza complicazioni legate al pentobarbital" e sono state "umane".
