05 Luglio 2020 :
Joseph James DeAngelo si dichiara colpevole di 13 omicidi e 50 stupri, e viene condannato all’ergastolo senza condizionale.
DeAngelo, 74 anni, bianco, venne arrestato nel 2018 dopo che alcuni detective assegnati ai “cold case” avevano inviato un vecchio campione di Dna (prelevato da una scena del crimine degli anni ’70) a un sito commerciale (GEDmatch), uno di quei siti che permette agli utenti di far analizzare dei campioni genetici per scoprire eventuali parentele, malattie ereditarie o origini lontane.
Con questa ricerca su un database non giudiziario, gli investigatori hanno identificato un ceppo familiare di oltre 1.000 persone. Dopo una selezione per restringere il numero dei sospettati, DeAngelo è stato identificato con certezza solo dopo un prelievo di Dna sulla maniglia della porta d’ingresso della sua abitazione.
La pubblica accusa ha detto di aver privilegiato l’accordo per l’età avanzata di morte vittime e testimoni, che tra l’altro le avrebbe rese ancora più fragili, e comunque complesse da gestire, in epoca di coronavirus. In effetti processi su reati vecchi di diverse decine di anni sono difficili da gestire. Inoltre un numero così alto di capi d’imputazione avrebbe dilatato i tempi sia del processo, e se la pubblica accusa avesse perseguito una condanna a morte, avrebbe dilatato quasi all’infinito le possibilità di ricorso di DeAngelo. Questo caso però, come altri in passato, smentisce l’assunto che la pena di morte venga applicata solo ai criminali “peggiori tra i peggiori”. Spesso succede il contrario: i serial killer sono in grado di “ricattare” la pubblica accusa, che si sente in dovere di risolvere tutti i casi, ritrovare tutti i corpi, dare spiegazioni esaustive ai parenti di tutte le vittime. Gli assassini “su piccola scala” vengono condannati a morte, quelli “su larga scala” riescono frequentemente a “trattare” una pena detentiva.
DeAngelo, ex poliziotto ed ex veterano della guerra in Vietnam, ha commesso una serie di crimini tra il 1975 e il 1986, violentando circa 50 donne e uccidendo o brutalizzando più di 100 persone in totale. L’età delle sue vittime variava dai 14 ai 41 anni. La maggior parte dei suoi crimini sono avvenuti nei dintorni di Sacramento, ma alcuni avevano avuto luogo nella baia di San Francisco e in tutto il sud della costa della California. Ha fatto irruzione nelle case delle sue vittime di notte, a volte quando la casa era vuota, nascondendosi e preparandosi. Spesso aggrediva donne single quando dormivano o altre donne mentre stavano facendo sesso con il compagno, legandole e poi violentandole di fronte al loro partner. Aveva anche la particolarità di rubare oggetti personali e piccoli gioielli, come gemelli con le iniziali. È sospettato anche di molte altre aggressioni, che però nel frattempo non sono più perseguibili per “prescrizione”.
https://edition.cnn.com/2020/06/29/us/golden-state-killer-plea-expected/index.html