29 Marzo 2018 :
Un sondaggio a livello nazionale condotto dalla Quinnipiac University pubblicato oggi fornisce nuovi dati sul consenso popolare alla pena di morte.
Alla classica domanda se si è favorevoli o meno alla pena di morte per le persone condannate per omicidio aggravato, il 58% è favorevole, il 33% è contrario.
Ma quando, sempre per le persone condannate per omicidio aggravato, viene chiesto di scegliere tra ergastolo senza condizionale e pena di morte, il 51% preferisce l’ergastolo, mentre a favore della pena di morte sono il 37%. Non è la prima volta che i favorevoli all’ergastolo superano i favorevoli alla pena di morte da quando Quinnipiac University Poll ha inserito questa domanda nel 2004, ma quest’anno è la prima volta che i favorevoli all’ergastolo sono la maggioranza assoluta.
I dati, analizzati, mostrano una netta divisione di genere e di fede politica. I Repubblicani sono favorevoli alla pena di morte 59-29. I Democratici sono invece favorevoli all’ergastolo 73-19, gli Indipendenti invece sono favorevoli all’ergastolo seppure con una percentuale più bassa, 49-37.
Le donne sono favorevoli all’ergastolo 56-33. Anche gli uomini sono più favorevoli all’ergastolo, ma il divario è più basso, 45-42.
Quanto invece ad una recente presa di posizione del Presidente Trump, che ha chiesto al Ministro della Giustizia di premere sui procuratori federali perché chiedessero la pena di morte nei reati gravi legati al traffico e spaccio di oppioidi, ad esempio quando si vendono dosi che causano morte per overdose, il 71% è contrario, e solo il 21% è favorevole.
Divisi per appartenenza politica, contrari alla pena di morte per gli spacciatori sono il 57% dei Repubblicani, l’87% del Democratici, e il 69% degli Indipendenti.
75-20 degli elettori si sono detti convinti che la pena di morte non funzionerebbe nel limitare il traffico di droga.
Anche se l’ergastolo sta prevalendo sulla pena di morte, posti davanti alla domanda se la pena di morte dovrebbe essere abolita negli Stati Uniti, il 64% è contrario, e solo il 31% favorevole.
Solo tra i Democratici c’è una leggerissima prevalenza 47-46 di favorevoli all’abolizione. Il sondaggio è stato condotto telefonicamente dal 16 al 20 marzo su un campione di 1300 persone, ed ha un margine di errore stimato al 3,3%.