12 Febbraio 2018 :
Gli organi direttivi della ABA, la American Bar Association, l’associazione professionale degli avvocati, con circa 410.000 iscritti, chiedono l’abolizione della pena di morte per i minori di 21 anni. La Camera dei Delegati dell’Aba, al termine di una delle sue periodiche sessioni di lavoro, ha approvato la Risoluzione 111, che non prende posizione (come tradizione dell’Aba) né a favore né contro la pena di morte in generale, ma ne raccomanda l’abolizione per i crimini compiuti prima del compimento del 21° anno. Il rapporto che accompagna la Risoluzione cita “un crescente consenso medico al fatto che aree del cervello deputate al processo decisionale siano ancora in formazione fino all’inizio dei vent’anni”. Risale al 1983 la prima risoluzione Aba contro l’uso della pena di morte per i minori di 18 anni. Nel 1988, nella sentenza Thompson v. Oklahoma, la Corte Suprema degli Stati Uniti citò la risoluzione Aba in una decisione contro l’applicazione della pena capitale ai minori di 16 anni. Solo nel 2005, con la sentenza Roper v. Simmons, la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò incostituzionale l’esecuzione di persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato. Il rapporto evidenzia anche nuove ricerche sullo sviluppo del cervello adolescenziale e le tendenze legislative che offrono lo status di minorenne o protezioni simili a persone di vent'anni. Il rapporto conclude: "Questa proposta propone una limitazione pratica, supportata dalla scienza, basata sull'età, tiene conto di molte altre aree della nostra legge civile e penale, e riuscirà a rendere l'amministrazione della pena di morte più equa e più proporzionale sia ai reati che ai trasgressori."
