13 Dicembre 2017 :

I terroristi meritano la punizione più dura prevista dalla legge, compresa la pena di morte. Lo ha ribadito in una dichiarazione il presidente Donald Trump il giorno dopo il fallito attentato in una stazione della metropolitana di New York.
Un uomo di 27 anni, Akayed Ullah, originario del Bangladesh, ha confezionato una artigianale “cintura da kamikaze” e si è fatto esplodere all’interno di un sottopassaggio che collega una stazione della metro con il Port Authority Bus Terminal.
L’esplosione ha avuto effetti ridotti, ferendo tre passanti e l’attentatore stesso.
Trump ha poi aggiunto: “L’America dovrebbe sempre contrastare fortemente sia il terrorismo che l’estremismo, garantendo che le nostre grandi istituzioni possono affrontare tutti I malvagi atti di terrorismo”.
La polizia ha riferito che l’ordigno esplosivo era composto da un tubo metallico, una batteria da 9 volt, fiammiferi e lampadine da albero di natale. L’attentatore avrebbe dichiarato di aver agito per ritorsione ai bombardamenti statunitensi in Siria contro membri dell’Isis, e più in generale per vendicare i torti subiti dai musulmani nel mondo, e di essersi formato al radicalismo attraverso internet.
Il presidente Trump aveva fatto dichiarazioni simili a quelle di oggi anche in occasione dell’attentato sulla pista ciclabile a Manhattan del 1 novembre, quando un uomo su un furgone falciò dei pedoni uccidendone 8 e ferendone 11. Alcuni commentatori hanno notato che la pena di morte per i terroristi è già prevista in quanto si tratta di un reato federale, e il sistema giudiziario federale ha la pena di morte in vigore. Hanno però espresso scetticismo sull’efficacia della pena di morte contro attentatori suicidi.