03 Maggio 2017 :
Il braccio della morte abusa dell’isolamento, e viola i diritti umani dei detenuti.
Lo sostiene un rapporto della Human Rights Clinic della University of Texas dal titolo "Designed to Break You: Human Rights Violations on Texas' Death Rows" (Progettato Per Romperti: Violazioni Dei Diritti Umani Nei Bracci Della Morte Del Texas).
In 48 pagine il rapporto esamina il trattamento penitenziario delle circa 250 persone che di media sono detenute nei bracci della morte maschile (Polunsky Unit) e femminile (Mountain View Unit). Citando anche prese di posizione da parte di associazioni per i diritti umani, il rapporto definisce “simile alla tortura” il regime penitenziario che è basato, dal 1999, sul costante isolamento dei detenuti, che rimangono chiusi in cella dalle 22 alle 24 ore al giorno, quando vanno all’aria sono da soli, mangiano da soli in cella, non hanno attività sociali nemmeno in piccoli gruppi.
Il rapporto raccomanda “cambiamenti immediati”, tra cui, almeno per le molte persone con disagi mentali preesistenti o acquisiti durante la detenzione, la cessazione del regime di isolamento, migliore assistenza sanitaria (definita quasi inesistente), e la possibilità di attività di tipo religioso, oggi quasi inconsistente e comunque limitata solo alla Chiesa Protestante, s nessun servizio disponibile per Musulmani, Cattolici, Ebrei o altri.