TEXAS (USA): GIUSTIZIATO ROBERT MORENO RAMOS

15 Novembre 2018 :

Robert Moreno Ramos è stato giustiziato il 14 novembre 2018.
Ramos, 64 anni, originario del Messico, era accusato di aver ucciso, nel febbraio 1992, la moglie, Leticia, 42 anni, e i figli, Abigail, 7 anni, e Jonathon, 3 anni.
I cadaveri delle vittime furono ritrovati sotto il pavimento del bagno della casa di famiglia.Venne condannato a morte nel marzo 1993. La sua teoria difensiva era che era tornato a casa, aveva trovato i cadaveri, e li aveva nascosti sotto il pavimento per evitare che il terzo figlio della coppia si impressionasse.Ad uccidere i suoi familiari secondo Ramos sarebbero stati non meglio identificati “spacciatori di droga”. Nuovi difensori d’ufficio negli ultimi anni hanno insistito sul fatto che nei confronti dell’uomo, messicano, non fossero state rispettate le procedure previste dall’articolo 36 della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari del 1963. L’articolo 36 di tale accordo prevede che quando un cittadino straniero viene arrestato, le autorità locali devono informarlo esplicitamente che ha il diritto che vengano informate le autorità consolari del suo paese, e che ha diritto a ricevere assistenza legale nella propria lingua dal proprio consolato.
Nel marzo 2004 la Corte Penale Internazionale (ICJ) dell’Aja aveva riconosciuto la violazione da parte degli Usa della Convenzione di Vienna, e aveva ordinato agli Usa di rivedere i casi di 51 condannati a morte. La posizione del Texas è sempre stata quella di non essere vincolato da un accordo sottoscritto dal Governo Federale, ma non dal Governo del Texas, e questa impostazione è stata avallata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Il 1° marzo 2008 la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva deciso di non ascoltare gli appelli di sette cittadini messicani condannati a morte in Texas e che contestavano la mancata applicazione della Convenzione di Vienna. Uno dei 7 era Ramos. Da allora le corti di vario grado hanno sistematicamente respinto i ricorsi dei cittadini messicani, alcuni dei quali sono stati giustiziati, e sempre le autorità messicane hanno mosso proteste formali. Nel caso di Ramos, il giorno prima dell’esecuzione le Nazioni Unite avevano chiesto che la procedura venisse sospesa in considerazione della violazione dell’accordo internazionale.
Ramos diventa l’11° giustiziato di quest’anno in Texas, la 556° persona giustiziata in Texas da quando lo stato ha ripreso le esecuzioni nel 1982, la 21° persona giustiziata negli Usa quest’anno, e la 1486° persona giustiziata negli Usa da quando le esecuzioni sono riprese nel 1977.

 

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