05 Maggio 2017 :
Azione disciplinare contro il Procuratore che sembra aver commesso gravi irregolarità nel processo contro Cameron Willingham, giustiziato nel 2004, da molti ritenuto innocente.
John Jackson, ex procuratore e anche giudice della Navarro County, ha scelto la formula dell’udienza pubblica (invece di quella in camera di consiglio) per il procedimento aperto contro di lui dalla Texas State Bar, l’associazione professionale degli avvocati del Texas.
Jackson seguì le indagini e rappresentò la pubblica accusa in aula nel processo contro Willingham, che era accusato di aver ucciso, dando fuoco alla propria abitazione il 23 dicembre 1991, le tre figlie, Amber Kuykendall, 2 anni, e le gemelle Kameron e Karmen, di un anno.
Il processo era basato su una perizia tecnica che definiva l’incendio sicuramente volontario, e su un detenuto che sosteneva di aver sentito Willingham ammettere gli omicidi.
A favore di Willingham nel tempo si erano schierate molte persone, e la nota associazione “The Innocence Project”.
Dal 2006 hanno cominciato ad emergere notizie che hanno sollevato fortissimi dubbi sul processo. Quell’anno quattro dei principali esperti di incendi degli Stati Uniti avevano firmato un rapporto che smentiva le prove “scientifiche” del processo. I quattro esperti avevano definito “completamente privi di fondamento, e assolutamente superati dal punto di vista scientifico” gli elementi tecnici utilizzati durante il processo per dimostrare la dolosità dell’incendio, che invece secondo i nuovi esperti aveva tutte le caratteristiche di un incendio accidentale. Una commissione statale fu incaricata di riesaminare le prove scientifiche del processo, ma una serie di strategie ostruzionistiche messe in atto dall’allora governatore Rick Perry portò ad un nulla di fatto.
Il 9 marzo 2015 si apprese che uno dei principali testimoni dell’accusa, Johnny E. Webb, un detenuto che rischiava una condanna all’ergastolo, aveva ottenuto un forte sconto di pena in concomitanza con la testimonianza contro Willingham.
Webb, che al processo testimoniò di aver raccolto le confidenze di Willingham con il quale aveva diviso la cella per qualche tempo, ha in seguito ritrattato la sua testimonianza, ed ha esibito copia di una sua lettera del 1996 con la quale ricordava a John Jackson, rappresentante della pubblica accusa, la natura del loro accordo. In una intervista a The Marshall Project Webb ha sostenuto di essere stato “costretto” ad accusare Willingham, nonostante l’uomo fosse innocente.
La testata The Intercept ha scritto che dal 2013 ad oggi sono 10 i procuratori che hanno ricevuto una sanzione disciplinare dalla Texas State Bar. In 7 casi gli “imputati” hanno scelto di essere giudicati in camera di consiglio da una corte composta di avvocati, in 3 casi i procuratori sotto inchiesta hanno invece scelto, come ha fatto ora anche Jackson, una udienza pubblica con una giuria popolare.