TANZANIA: CONFERMATA CONDANNA A MORTE PER DUE OMICIDI

La Corte d'Appello della Tanzania

05 Marzo 2025 :

La Corte d'Appello della Tanzania il 25 febbraio 2025 ha confermato la condanna a morte di Rhobi Chacha, un uomo residente nella regione di Mara, per il suo ruolo nell'omicidio di due persone accusate di furto.
Chacha, insieme a un gruppo di quasi 50 persone, sarebbe coinvolto nell'attacco alle vittime, avvenuto nel villaggio di Nyarwana, nel distretto di Tarime.
Il 28 aprile 2018, una folla inferocita armata di machete, archi, frecce e lance catturò e uccise le due vittime.
Il presidente del villaggio di Makende, Joseph Ryoba, cercò di intervenire, tuttavia non fu in grado di impedire alla folla di condurre l'attacco.
Chacha è stato accusato degli omicidi di Marwa Ryob e Otago Kinaang'ore. Il collegio di tre giudici, Barke Sehel, Lucia Kairo e Amour Khamis ha emesso la sentenza d’appello il 25 febbraio, nel caso n. 362 del 2021.
Dopo aver esaminato le argomentazioni del pubblico ministero e della difesa, i giudici hanno affermato che non c’è alcun dubbio che le vittime siamo morte in modo innaturale. La questione centrale era se Chacha fosse responsabile.
Il giudice Sehel ha affermato che come primo appello la Corte aveva il diritto di rivalutare le prove in conformità al paragrafo 36 lettera 1a delle Norme sulla Corte d'Appello della Tanzania.
Dopo la revisione, i giudici hanno confermato le conclusioni del tribunale di primo grado.
Il pubblico ministero si è avvalso delle dichiarazioni di tre testimoni chiave e di prove forensi.
Il terzo testimone ha detto di aver visto Chacha tra la folla che impugnava il machete e colpiva personalmente le vittime.
La Corte ha stabilito che Chacha sia stato identificato sulla scena del crimine.
"Le prove dell'ufficio del pubblico ministero sono solide e hanno dimostrato le accuse oltre ogni ragionevole dubbio", ha affermato il giudice Sehel. "L'appello è infondato e la sentenza è valida".
La sentenza di primo grado è stata emessa dal tribunale di Musoma il 2 giugno 2021.
Il giorno dell'attacco, il presidente del villaggio di Nyarwana, John William, ha chiamato Ryoba, presidente del villaggio di Makende, informandolo della situazione.
Una folla aveva circondato la casa di Chacha, in cui c’erano i due uomini accusati di furto.
Le autorità locali hanno fatto irruzione nella casa arrestando i due uomini, tuttavia mentre venivano scortati all'ufficio del villaggio, Chacha avrebbe spinto la folla ad attaccarli.
La folla infuriata avrebbe aggredito i sospetti con pietre, machete e lance. Secondo una testimone, una delle vittime, Marwa, si sarebbe rifugiato in una casa vicina, ma è stato inseguito e ucciso sul posto.
Anche la seconda vittima, Otago, è stata tirato fuori dal suo nascondiglio e ucciso.
L'esame medico ha confermato che entrambi gli uomini sono morti per grave perdita di sangue e molti tagli profondi, soprattutto alla testa e al collo.
Chacha ha negato le accuse, sostenendo di non essere stato lì quando è avvenuto l'attacco. Ha affermato che in quel momento si era recato in un altro villaggio.
Tuttavia la Corte ha respinto la sua difesa, osservando che non aveva fornito alcuna prova a sostegno della sua affermazione.
Essendo stata identificato da un testimone chiave, Chacha è stato condannato a morte per impiccagione.
Durante l'appello, Chacha è stato difeso dall'avvocato David Mahemba, mentre i pubblici ministeri erano Charles Kagirwa e Janeth Kisibo.
La Corte d’Appello ha confermato sia la colpevolezza che la sentenza capitale emessa nei confronti dell’imputato.

 

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