TAIWAN. ‘NO’ DELLA MAGISTRATURA A RIDUZIONE CONDANNE CAPITALI

19 Maggio 2008 :

il Ministero della Giustizia e lo Yuan Giudiziario taiwanesi non sono riusciti a raggiungere un accordo sull’emendamento in base al quale una condanna a morte può essere emessa solo se tutti e cinque i giudici sono d’accordo.
Poiché la legge in vigore prevede che questo tipo di condanna possa essere emessa a maggioranza, l’approvazione dell’emendamento ridurrebbe nel paese il numero di esecuzioni.
Il Ministero aveva inoltre proposto allo Yuan Giudiziario, massimo organo giudiziario del paese, di mutare la legge in modo da imporre ai giudici della Corte Suprema il confronto con gli avvocati difensori in sede di revisione delle condanne a morte emesse dall’Alta Corte. Attualmente invece la Corte Suprema si limita a rivedere i documenti legali, senza entrare nel merito.
Un terzo emendamento proposto dal Ministero chiedeva di garantire la sospensione dell’esecuzione in caso di richiesta, da parte del condannato, di ripetizione del processo, di appello straordinario o di interpretazione da parte dei giudici supremi.
Lo Yuan Giudiziario non sosterrà neanche questi altri due emendamenti.
 

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