TAIWAN: CONDANNATO A MORTE PER GLI OMICIDI DI DUE POLIZIOTTI

23 Novembre 2023 :

Un uomo è stato condannato a morte a Taiwan il 23 novembre 2023 per aver accoltellato a morte due agenti di polizia nella città di Tainan, lo scorso anno.
Nonostante Lin Hsin-wu nel corso del processo abbia espresso rimorso alle famiglie dei due agenti uccisi, le sue scuse non sono state accettate.
La mattina del 22 agosto 2022, Lin, che era fuggito dalla prigione di Mingde a Tainan, pugnalò a morte Tu Ming-cheng, 36 anni, e Tsao Jui-chieh, 27 anni, che cercavano di arrestarlo mentre Lin rubava uno scooter.
Lin ha affermato di essersi arrabbiato quando un agente gli ha spruzzato contro lo spray al peperoncino. Ha pugnalato Tu 17 volte e Tsao 38 volte.
Lo scorso mese di ottobre la procura ha concluso le indagini e ha chiesto per l’imputato la pena di morte. Il giudice ha affermato che le azioni di Lin sono gravi, lo ha condannato a morte e lo ha privato in via definitiva dei diritti civili.
Il giudice distrettuale di Tainan, Liu I-tzu, ha dichiarato alle agenzie di stampa: "L'intenzione di uccidere dell'imputato era ferma e i suoi metodi brutali e disumani. Questo tribunale ha stabilito che non esista alcuna ragionevole aspettativa che l'imputato possa ridurre la possibilità di recidiva attraverso la riabilitazione. Si ritiene necessario privarlo della vita e isolarlo permanentemente dalla società.”
Per i familiari delle vittime, il verdetto rappresenta un giusto riconoscimento da parte della magistratura nei confronti delle famiglie.
Una sorella dell’agente Tu ha dichiarato: "Credo che Taiwan sia una società governata dallo stato di diritto. La magistratura ha la sua indipendenza. La cosa giusta può essere difficile, ma ha sempre bisogno di un inizio".
Lo zio dell’agente Tsao ha detto: "E’ stata resa giustizia a degli agenti di polizia".
"Le nostre famiglie Tsao e Tu respingono assolutamente le sue scuse. Deve assumersi la responsabilità delle sue azioni in maniera adeguata", ha detto lo zio di Tsao.
La condanna a morte emessa dal tribunale di primo grado può essere appellata. Le famiglie hanno affermato che continueranno a seguire la vicenda e ad assicurarsi che Lin riceva la “punizione più severa”.

 

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