TAIWAN: ALTA CORTE CONFERMA CONDANNA A MORTE PER OMICIDI

La sezione di Taichung dell'Alta Corte di Taiwan

09 Aprile 2022 :

La Sezione di Taichung dell'Alta Corte di Taiwan il 29 marzo 2022 ha confermato la condanna a morte di un uomo per gli omicidi della fidanzata e dei loro due figli, commessi nel novembre 2019.
Secondo gli atti, Chen Hung-chia e la sua ragazza, anche lei di cognome Chen, vivevano insieme ai loro gemelli di 10 mesi. La ragazza lavorava come hostess mentre Chen, che era disoccupato, si prendeva cura dei loro figli a casa.
Secondo quanto riferito, Chen non era soddisfatto del lavoro svolto dalla sua fidanzata, poiché richiedeva frequenti contatti con clienti maschi. Durante una lite, il 3 novembre 2019, Chen uccise la ragazza strangolandola.
Circa 12 ore dopo, Chen si sarebbe reso conto della difficoltà di trovare qualcuno che si prendesse cura dei suoi figli e di come questi ultimi lo avrebbero trattato una volta diventati grandi. Per eliminarli, li avrebbe chiusi nella lavatrice con delle coperte spesse.
Un'autopsia ha successivamente confermato la morte per soffocamento.
Chen avrebbe confessato i tre omicidi. Dopo aver valutato l’imputato, il Centro Psichiatrico Tsaotung, gestito dal Ministero della Salute e del Welfare, ha concluso che non avesse alcun disturbo mentale mentre commetteva i crimini.
Nell'ottobre 2020, il tribunale distrettuale di Taichung lo ha condannato a 13 anni di carcere per l'omicidio della sua ragazza e alla pena di morte per gli omicidi dei suoi figli. Chen ha impugnato la condanna a morte presso l'Alta Corte di Taiwan.
Secondo la sentenza dell'Alta Corte i crimini di Chen hanno causato gravi danni alla sicurezza della società e appartengono alla categoria dei "crimini più gravi", come stabilito dall'articolo 6 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici. La Corte ha quindi respinto l'appello di Chen, confermando la condanna a morte emessa dal tribunale distrettuale.
La sentenza è ancora impugnabile in Cassazione.

 

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