16 Maggio 2018 :
Una donna ha subito 75 colpi di frusta dopo che una corte l'ha dichiarata colpevole di aver sposato un uomo senza il consenso di suo padre, hanno detto il suo avvocato e attivisti per i diritti.
La donna, originaria del Darfur, è stata frustata in una stazione di polizia a Omdurman, la città gemella di Khartoum, dopo aver scontato una pena detentiva di sei mesi.
"Ha completato i suoi sei mesi di prigione e oggi è stata frustata 75 volte", come ordinato dalla corte, l'avvocato Azza Mohamed Ahmed ha detto all'AFP.
Ahmed ha detto che la sua cliente è stata processata dopo che il padre ha rifiutato di approvare il suo matrimonio con un uomo scelto dalla ragazza.
"Lei e l'uomo si sono sposati e hanno vissuto insieme per un anno", ha detto l'avvocato, aggiungendo che la coppia ora ha un bambino di due mesi.
"La sua famiglia ha quindi presentato una denuncia contro di lei, accusandola di vivere con un uomo illegittimamente e di avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio".
Ahmed ha detto che la corte ha ritenuto la sua cliente colpevole di matrimonio senza il consenso di suo padre, come richiesto dalla legge del paese musulmano.
Suo marito è stato condannato a due anni di carcere.
"Oggi la sua punizione è completa", ha detto l'avvocato, aggiungendo che la donna è stata rilasciata e che sarebbe rimasta nella casa in cui viveva con suo marito.
Amnesty International, contattata dall'AFP, ha confermato la condanna e la flagellazione della donna, dicendo che avrebbe seguito il caso.
Un’attivista per i diritti delle donne ha detto di essere stata testimone della fustigazione.
"Tenevo il suo bambino tra le mani mentre il calvario si svolgeva davanti a me", ha detto Tahani Abbas, un membro di Do not Oppress Women, una ONG sudanese.
"Questa è stata la visione più dolorosa, soprattutto per un’attivista per i diritti delle donne", ha detto ad AFP.
L'attivista per i diritti delle donne Amal Habbani ha condannato la fustigazione.
"La donna è stata frustata perché ha sposato un uomo di sua scelta", ha detto.
"Questo mostra la condizione delle donne sudanesi. Sono oppresse dalla legge."