06 Novembre 2019 :
Charles Russell Rhines, 63 anni, bianco, è stato giustiziato il 4 novembre 2019 in South Dakota.
Era accusato, ed aveva confessato, di aver ucciso, l’8 marzo 1992, Donnivan Schaefer, 22 anni, bianco. Schaefer, commesso in un negozio di ciambelle dal quale Rhines era stato licenziato poche settimane prima, lo aveva sorpreso a rubare nottetempo. L’esecuzione, fissata per le 13.30, è avvenuta con più di 6 ore di ritardo in attesa delle risposte, negative, ai ricorsi “dell’ultima ora”.
Tra questi uno, supportato anche da alcune associazioni per i diritti LGBT, respinto dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, sosteneva che il giudice del processo non avesse fatto abbastanza per contenere i pregiudizi anti-gay di alcuni componenti della giuria popolare. Dopo la fine del processo del 1993 diversi giurati popolari, in interviste non smentite, aveva raccontato di non aver voluto condannare l’imputato all’ergastolo perché, trattandosi di un omosessuale, questo forse gli avrebbe fatto addirittura piacere. Un altro dei ricorsi dell’ultima ora, respinto da una corte di stato, era contro l’utilizzo del Pentobarbital nel protocollo di iniezione letale. Di fatto i testimoni dell’esecuzione hanno riportato che Rhines sembra essere morto dopo circa un minuto dall’introduzione in vena del Pentobarbital, con un sospiro, e senza incidenti. Come “ultime parole” aveva ringraziato i suoi sostenitori, e “perdonato” i genitori della vittima per “la rabbia e l’odio” nutrito nel corso degli anni contro di lui. Fuori dal penitenziario di Sioux Falls circa 30 attivisti contro l’esecuzione, sostenendone la superfluità dal momento che Rhines comunque non sarebbe mai uscito da carcere e quindi “la società era al sicuro”. Rhines diventa la 1a persone giustiziata quest’anno in South Dakota, la 5a da quando lo stato ha ripreso le esecuzioni nel 2007, la 18° quest’anno negli Stati Uniti, e la n. 1.508 da quando gli USA hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.