16 Settembre 2019 :
Il presidente siriano Bashar al-Assad il 15 settembre 2019 ha emanato un decreto per rilasciare o ridurre la pena di vari prigionieri, inclusi alcuni detenuti ai sensi della "legge sul terrorismo" del Paese.
La cosiddetta "amnistia generale" è l'ultimo di una serie di decreti, tra cui uno nel 2014 che ha visto il rilascio di migliaia di detenuti.
Quest’ultimo decreto prevede la liberazione di alcuni prigionieri detenuti ai sensi di una "legge sul terrorismo" del 2012, usando un termine generico per attivisti antigovernativi, ribelli e jihadisti.
Le persone incarcerate ai sensi della legge del 2012 per "cospirazione" o che non hanno informato le autorità di un atto di "terrorismo" devono essere rilasciate, secondo il decreto.
L'amnistia non si estende però a chi è stato condannato per aver ucciso qualcuno o per averlo reso paralitico.
Eccezioni a parte, i prigionieri condannati a morte dovranno invece scontare l’ergastolo con lavori forzati.
Quelli che sono stati condannati all’ergastolo con lavori forzati dovranno invece lavorare per 20 anni, e quelli che hanno ricevuto una condanna all'ergastolo dovranno passare in carcere 20 anni.
Anche i prigionieri con malattie incurabili di età superiore ai 75 anni saranno rilasciati.
I disertori che si consegnano entro tre mesi in Siria o entro sei mesi fuori dal Paese sono esentati dalla punizione.
Lo stesso vale per i sequestratori che rilasciano i loro ostaggi sani e salvi entro il prossimo mese.