06 Agosto 2022 :
Altri due detenuti nel braccio della morte di Singapore sono stati impiccati all'alba del 5 agosto 2022 nella prigione di Changi dopo aver atteso 10 ore, fino a mezzanotte, per sapere se il loro ultimo ricorso fosse stato accolto.
Abdul Rahim Shapiee è stato giustiziato insieme a Ong Seow Ping, suo co-imputato in un caso di traffico di droga, al termine di una settimana che ha visto i giudici dare scadenze molto ravvicinate a 24 prigionieri che hanno intentato causa contro il governo per non aver potuto disporre dell’assistenza degli avvocati, considerate le multe elevate dalle autorità nei confronti di chi difende i reclusi nel braccio della morte.
La causa è stata respinta da un tribunale di Singapore il 3 agosto, un giorno dopo che ai prigionieri era stato detto di presentare elaborati documenti a sostegno del loro caso, nonostante la mancanza di consulenza legale.
Senza avvocati a rappresentarli, uno dei prigionieri del braccio della morte, Iskandar Rahmat, ha presentato argomenti per loro conto.
Dopo un'attesa di 10 ore per conoscere l'esito del ricorso, il giudice ha annunciato alle 00:40 del 5 agosto che il tribunale lo aveva respinto, definendolo un "abuso del processo" e aprendo quindi la strada alle esecuzioni di poche ore dopo.
La corte aveva chiesto ai condannati di fornire esempi specifici a sostegno della loro affermazione secondo cui gli avvocati non si sarebbero potuti occupare dei loro casi e di presentarli nel giro di poche ore.
Iskandar ha detto che i prigionieri avevano necessità di vedere le proprie famiglie per preparare le dichiarazioni giurate richieste. "Siamo stati colti alla sprovvista e totalmente impreparati per un'udienza così urgente", ha affermato Iskandar, riportato da Kirsten Han, una delle attiviste che ha condannato le recenti esecuzioni a Singapore.
Han ha reso noto che, ad eccezione di Rahim, nessuno dei 24 prigionieri ha ricevuto visite dai familiari da quando è stato presentato il ricorso. "Non c'era quindi modo per loro di comunicare con i familiari su questo argomento".
Queste due ultime esecuzioni portano il numero dei prigionieri giustiziati a Singapore a 10 in soli quattro mesi, con la città-stato che continua a ignorare le condanne internazionali per la sua ondata di esecuzioni.