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Rebya Kadeer con il Dalai Lama

12 Marzo 2008 :

E’ giunto al settimo giorno lo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella, condotto per il rispetto della “parola data” e del diritto internazionale.
Al leader nonviolento è giunta da Dharamsala (India) la solidarietà del Presidente del Parlamento Tibetano in esilio Karma Chopel e del vice-presidente Dolma Gyari, che hanno dichiarato: “Crediamo che sia un dovere civile e morale sostenere chiunque sia intento nella ricerca dell’obiettivo dell’affermazione dello stato di diritto attraverso mezzi nonviolenti.
Siamo convinti che il pieno rispetto di liberta’, democrazia, giustizia e stato di diritto in societa’ democratiche sia l’unico modo per affermare quei principi stessi ovunque essi vengano sistematicamente negati."
Intanto il deputato radicale Sergio D'Elia, con una interrogazione urgente rivolta al Ministro degli Esteri in carica, solleva il caso della brutale repressione avvenuta in Tibet, da parte delle autorità cinesi, di alcune manifestazioni nonviolente che si sono svolte nell'anniversario della rivolta del popolo tibetano avvenuta il 10 marzo 1959 contro l'occupazione cinese. Da notizie acquisite dalla delegazione del Partito Radicale Nonviolento (Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, Matteo Mecacci e Marco Perduca, Vice Presidenti del PRT) che si trovano a Dhramasala per incontrare il Primo Ministro del Governo tibetano in esilio Sogyal Rinpoche, risulterebbe infatti che alcuni monaci sono stati brutalmente picchiati e arrestati dalle autorità cinesi. D'Elia chiede cosa intende fare il Ministro per acquisire informazioni sulle condizioni delle persone arrestate lo scorso 10 marzo in Tibet e come pensa il Ministro di porre la questione del rispetto dei diritti umani delle minoranze in Cina secondo quanto previsto dalla Costituzione.
Sull’arresto a Lhasa di almeno 50 monaci da parte delle forze di sicurezza cinesi, gli eurodeputati radicali Marco Pannella e Marco Cappato hanno depositato un’interrogazione alla Commissione ed al Consiglio per chiedere all'Unione europea di monitorare le situazione degli arrestati e sollevare la questione dei diritti delle minoranze in Cina alla prima riunione bilaterale Ue-Cina.
A conclusione della terza tappa della "Marcia fino in Tibet", cui la delegazione del Partito Radicale Nonviolento continua a partecipare, il Presidente del Tibetan Youth Congress, Tsewang Rigzin ha risposto a una richiesta di Marco Pannella, esprimendo pubblicamente e a nome degli organizzatori, la solidarieta' dei partecipanti alla Marcia nei confronti di Rebya Kadeer, leader del popolo Uiguro e iscritta al Partito Radicale Nonviolento, per l'arresto e il maltrattamento dei suoi due figli da parte delle autorita' cinesi nella regione del Turkestan dell'est: 'La nostra Marcia e' anche per il rispetto dei diritti politici e civili del popolo Uiguro, gli stessi che sono negati ai Tibetani,' ha dichiarato Tsewang Rigzin.
Tra i primi firmatari del documento a sostegno della leader nonviolenta uigura figurano Cesare Salvi, Presidente della Commissione Giustizia al Senato per la Sinistra Democratica e iscritto a Nessuno tocchi Caino, e Benedetto Della Vedova, parlamentare di Forza Italia iscritto al PRT.
 

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