12 Giugno 2017 :

Il capo della Commissione Sicurezza della Duma di Stato ha proposto che i tribunali russi condannino a morte i terroristi a condizione che l'esecuzione della sentenza sia sospesa fino al termine dell'attuale moratoria sulla pena capitale.
"Stiamo andando verso l'umanizzazione, ma vorrei che i nostri tribunali usassero il termine pena capitale nelle sentenze pronunciate per crimini particolarmente gravi, con un gran numero di vittime uccise da esplosioni o attacchi terroristici. La reale esecuzione può essere rinviata al momento in cui l’opinione pubblica inizierà a rendersi conto che questa misura punitiva deve essere applicata ", ha dichiarato il deputato Vasily Piskaryov (United Russia) in un'intervista alla TASS.
Piskaryov ha anche detto ai giornalisti di non aver rinunciato alla sua intenzione di far tornare la pena di morte. Ha sottolineato di aver discusso l'idea con i funzionari di polizia e pur non avendo ricevuto ampio sostegno, alcuni di quei funzionari lo hanno sostenuto.
Il parlamentare ha detto ai giornalisti di essere sicuro che le nazioni europee capiranno un giorno che in certi casi estremi l'uso della pena di morte è giustificato e necessario.
"In quel caso, le persone riconosciute colpevoli di terrorismo avrebbero le loro condanne a morte pronte", ha detto.
Nella sua intervista, Piskaryov ha sottolineato che non ritiene valido l'argomento principale di coloro che si sono opposti alla pena di morte per il terrorismo - la teoria secondo cui la minaccia della pena di morte non avrebbe fermato gli attentatori suicidi.
"Non tutti sono attentatori suicidi; Ci sono reclutatori e organizzatori di attacchi. Gli organizzatori sono il legame più pericoloso in questa catena perché hanno posizioni ideologiche e politiche".
L’addetto stampa di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha rifiutato di commentare la proposta di Piskaryov, sostenendo di non avere informazioni su di essa. Tuttavia, ha osservato che la posizione del Cremlino sulla questione è ben nota e non è cambiata.