REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO - Aggiornamento sulla situazione in Congo

Democratic Republic of Congo (Courtesy of Wikipedia)

29 Dicembre 2025 :

28/12/2025 - RDC. Aggiornamento sulla situazione in Congo

Dove il leader dell’opposizione Joseph Kabila è stato condannato a morte

Non si hanno più notizie di Emmanuel Ramazani Shadary, il braccio destro di Kabila

Riceviamo da un amico di Caino, Dominique Gaillard, un aggiornamento sulla situazione politica in Congo.

“Il 16 dicembre, alle 4 del mattino, circa 40 uomini armati, alcuni in uniforme della Garde Républicaine e altri in abiti civili, hanno fatto irruzione nell’abitazione di Emmanuel Ramazani Shadary a Kinshasa. Nel racconto della moglie di Shadary, gli uomini, arrivati a bordo di sei jeep e di un minibus, hanno sfondato la porta a vetri del salone e hanno raggiunto Shadary e la moglie in camera da letto. Hanno intimato all’uomo di seguirli, aggiungendo che stavano solo eseguendo degli ordini, senza alcuna intenzione di fargli del male. Shadary si è vestito, ha potuto portare con sé dei farmaci, ed è stato visto salire su una delle jeep.
Il giorno dopo, la sera del 17 dicembre, Paul Ramazani, figlio di Emmanuel, è stato fermato da alcuni individui armati in abiti civili presso ristorante "Le Palais" di Kinshasa, per poi essere rilasciato nelle ore successive, dopo la confisca dei suoi cellulari.
Emmanuel Shadary, 65 anni, ex Ministro dell’Interno nell’ultimo governo di Joseph Kabila, attualmente è il segretario del Partito del Popolo per la Ricostruzione e la Democrazia, e, nella vita civile, professore di scienze politiche all'Università di Kinshasa. Shadary rappresenta una parte importante della politica della Repubblica Democratica del Congo: Joseph Kabila lo designò come candidato presidenziale alle elezioni del 2018, alle quali aveva deciso di non ripresentarsi. Secondo i dati ufficiali, la loro coalizione (FCC) arrivò terza, con poco meno del 24% dei voti. Le elezioni vennero vinte da colui che ancora oggi è il presidente del Congo, Félix Antoine Tshisekedi, che si confermò anche delle elezioni del 2023.
Ad oggi non si hanno ancora notizie ufficiali su Shadary, e alla sua famiglia non è stato consentito alcun accesso o contatto con lui.
Il governo respinge le accuse di “rapimento”, e, seppure senza comunicati ufficiali, lascia trasparire l’informazione che si sia trattato di un arresto “preventivo”, ossia non supportato da ordini della magistratura. Rimane il fatto che passati oltre 10 giorni dalla “sparizione” di Shadary, non si hanno notizie ufficiali sulla sua situazione giudiziaria, luogo di detenzione, o eventuale rilascio, e nessuna evoluzione giudiziaria è stata riportata dai media internazionali o congolesi. In altre parole: al momento non ci sono sviluppi pubblici dopo l’arresto/sequestro iniziale. Non solo non ci sono sviluppi pubblici, ma tutto è avvenuto nel silenzio totale dei media, sia nazionali che internazionali, e sembra essere mancato completamente anche l’interessamento della politica internazionale.
Questo silenzio alimenta un clima di paura e conferma la mancanza di rispetto dei diritti fondamentali della persona, in particolare nei confronti degli oppositori politici, la cui vita in Repubblica Democratica del Congo resta estremamente difficile e segnata da intimidazioni, arresti arbitrari e sparizioni forzate.
Colpisce profondamente ricordare che proprio Emmanuel Ramazani Shadary aveva accettato pubblicamente la sconfitta elettorale e aveva partecipato alla cerimonia ufficiale di investitura del Presidente Félix Tshisekedi, celebrando insieme a tutta la classe politica congolese quella che era stata presentata come una vittoria storica della democrazia e un passaggio di consegne "pacifico" in un continente segnato da centinaia di colpi di Stato. Oggi, paradossalmente, sembra che quella stessa democrazia lo abbia tradito, privandolo della libertà senza un mandato di arresto, senza trasparenza e senza il rispetto delle garanzie minime previste dallo Stato di diritto, lo stesso Stato di diritto che è stato il tema principale della campagna elettorale dell'attuale presidente Félix Antoine Tshisekedi nel 2018.
In risposta a questo silenzio, la moglie di Shadary ha organizzato una manifestazione di protesta pacifica davanti all'ambasciata degli Stati Uniti, insieme ad altre donne, per denunciare il trattamento riservato a suo marito e chiedere chiarezza e rispetto dei suoi diritti fondamentali.
Forse non è un caso che l'ultimo libro di Emmanuel Ramazani Shadary, pubblicato solo alcuni mesi fa, si intitoli "Le istituzioni politiche della Terza Repubblica: una sclerosi nella Repubblica Democratica del Congo" (Institutions politiques de la Troisième République, une sclérose en République Démocratique du Congo)

Dominique Gaillard

 

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