11 Aprile 2016 :
alla vigilia della visita in Iran del presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, prevista per domani e dopodomani, 'Nessuno tocchi Caino' ha lanciato un appello firmato da prestigiose personalità del mondo della cultura al premier italiano perché negli incontri coi massimi rappresentanti della Repubblica Islamica affronti la questione dei diritti umani e, in particolare, della pena di morte, "di cui il regime dei mullah è primatista mondiale".Una questione, quella dei diritti umani, che è "rimasta coperta da un velo di reticenza durante la recente visita del presidente dell'Iran in Italia dove è chiaramente emerso l'auspicio formale a stabilire regolari relazioni politiche e diplomatiche e, ancor più chiaramente, l'interesse sostanziale a stabilire rapporti più propizi di cooperazione economica e commerciale tra i due Paesi", sostiene la Ong.
Alla conferenza stampa hanno partecipato Giulio Maria Terzi di Sant’Agata, ex Ministro degli Affari Esteri; Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino; Elisabetta Zamparutti, Tesoriera di Nessuno tocchi Caino e Aldo Forbice, Giornalista.
Nel rapporto dell'associazione viene sottolineato che il tasso di esecuzioni è nettamente aumentato a partire dal 2013. Almeno 2.214 prigionieri sono stati giustiziati in Iran dall'inizio della presidenza di Rouhani (tra il 1mo luglio 2013 e il 31 dicembre 2015).
L'appello è firmato da Roberto Saviano, Susanna Tamaro, Dacia Maraini, Marco Bellocchio, Erri De Luca, Sandro Veronesi, Liliana Cavani, Raffaele La Capria, MoniOvadia, Marco Risi, Giuliano Montaldo, Goffredo Fofi, Oliviero Toscani, Furio Colombo, Francesca D'Aloja, Francesco Patierno, Maria Grazia Chiarcossi Cerami, Aldo Forbice, Roberta Mazzoni.