14 Maggio 2022 :
Un tribunale militare della Repubblica Democratica del Congo l'11 maggio 2022 ha condannato a morte un poliziotto di alto rango in relazione all’omicidio dell'attivista per i diritti umani Floribert Chebeya, avvenuto nel 2010.
Il commissario di polizia Christian Ngoy Kenga Kenga è stato ritenuto colpevole di omicidio, diserzione e appropriazione indebita di armi e munizioni.
Il corpo di Chebeya fu trovato legato e imbavagliato nella sua auto a Kinshasa.
C'è una moratoria sulle esecuzioni capitali nella RDC, tuttavia la pena di morte non è stata abolita e i tribunali militari continuano a emettere sentenze capitali.
Nello stesso caso, anche un altro poliziotto, Jacques Migabo, è stato condannato a 12 anni di carcere.
L’uomo ha ammesso di aver strangolato Chebeya e il suo autista, Fidèle Bazana.
Il commissario di polizia Paul Mwilambwe, che è stato un testimone chiave nel processo, è stato assolto, ha reso noto Radio Okapi, sponsorizzata dalle Nazioni Unite.
Mwilambwe, che era latitante dall'omicidio ed è rientrato nel Paese l'anno scorso, ha indicato l'ex presidente Joseph Kabila e l'ex capo della polizia, il generale John Numbi, come mandanti dell'omicidio.
Né Kabila né il generale Numbi hanno commentato pubblicamente, ma un tribunale militare ha accusato il generale dell'omicidio di Chebeya e del suo autista.
Il generale è fuggito dal Paese e non si sa dove si trovi attualmente.
Kenga, Migabo e Mwilambwe erano stati inizialmente condannati a morte nel 2011, con Kenga arrestato nel 2020 nella città meridionale di Lubumbashi, prima che il caso fosse riaperto lo scorso settembre.
Chebeya ha guidato l'organizzazione benefica congolese Voice of the Voiceless e per le sue dure critiche al governo è stato minacciato di morte durante tutta la sua carriera di oltre 20 anni.
Si era recato in questura per incontrare l'allora capo delle forze di polizia, il generale Numbi, il giorno della sua uccisione.
Anche il suo autista, Bazana, scomparve quel giorno, e in seguito fu ritrovato morto.
L'uccisione di Chebeya causò una forte condanna internazionale.