PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2013 DI NESSUNO TOCCHI CAINO

La presentazione del Rapporto 2013

26 Luglio 2013 :

il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della presentazione del Rapporto 2013 di Nessuno tocchi Caino, ''La pena di morte nel mondo”, ha inviato, per il tramite del Segretario generale Donato Marra, un messaggio in cui esprime apprezzamento per la "tenacia con la quale l''Organizzazione continua ad adoperarsi per il conseguimento di un obiettivo di grande valore etico e civiltà giuridica. “L’Italia è uno strenuo sostenitore dei diritti umani e delle liberta civili. La nostra contrarietà alla pena di morte scaturisce da una solida e antica convinzione sull’ inviolabilità della persona".
"E' anche grazie all''impegno perseverante delle istituzioni italiane, della società civile e di associazioni come Nessuno tocchi Caino - prosegue - che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha potuto approvare nel dicembre del 2012 la nuova risoluzione sulla moratoria universale delle esecuzioni.
La scelta di dedicare il premio L'Abolizionista dell’anno al Governatore del Maryland, Martin O''Malley, per aver abolito la pena capitale nel suo Stato, risponde agli stessi imperativi
etici".
Il ministro degli Esteri Emma Bonino, nel suo intervento alla presentazione del Rapporto di NtC svoltasi a Roma nella sede del Partito Radicale, ha assicurato che il governo italiano non fara’ mancare il suo sostegno alla campagna per la moratoria della pena di morte. Il ministro ha precisato che saranno seguiti “con cura particolare” i paesi che hanno registrato una ''involuzione sconcertante'', involuzione che ''non deve passare senza reazioni'' e per fare fronte alla quale devono essere spese energie politiche e finanziarie, con una ripresa  delle missioni nei paesi interessati.
Paesi - elenca Bonino - come il Gambia, dove le esecuzioni capitali sono riprese dopo una moratoria trentennale, la Nigeria, che aveva dato segnali positivi e che invece testimonia ora una involuzione, Papua Nuova Guinea, dove c'era una moratoria di fatto dal 1954 e che ha invece ripreso le esecuzioni. ''Particolare attenzione da parte dell''Italia -aggiunge il ministro- merita il Pakistan, deciso a non rinnovare la moratoria introdotta nel 2008, il Kuwait, dove sono riprese le impiccagioni, dopo la moratoria del 2007, e l''Indonesia, dove la tendenza alla moratoria e' stata bruscamente interrotta a marzo''.
 

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