14 Settembre 2007 :

La Russia co-sponsor di una risoluzione Onu per una moratoria globale sulla pena di morte? Vladimir Putin è chiaro e netto in proposito: non è il momento, "purtroppo".
"Se volete aiutare i comunisti chiedetemi di parlare di pena di morte", ha detto il presidente russo durante un incontro con il Valdai Forum, appuntamento annuale di dibattito organizzato da Ria Novosti. Il momento è inopportuno data l'imminenza delle elezioni legislative in Russia a dicembre, ha spiegato Putin. "Quanto alla mia posizione sull'argomento la conoscete: penso che la pena capitale sia insensata e controproducente - ha dichiarato - nell'Antica Roma uccidevano pubblicamente gli scippatori e durante le esecuzioni avveniva la maggioranza degli scippi. La pena di morte non è una panacea e neppure un mezzo efficace contro la criminalità e penso che lo Stato, uccidendo, insegni ai suoi cittadini a essere crudeli.
Anche questo è controproducente".
Secondo il leader del Cremlino, tuttavia, per arrivare all'abolizione della pena di morte "serve una educazione generale, è necessario che la gente capisca". Il riferimento è evidentemente alla Russia, che ha introdotto una moratoria sulla pena di morte, ma dove secondo i sondaggi la maggioranza della popolazione sarebbe favorevole al ripristino. "Però non bisogna unirsi al populismo - ha concluso Putin - e credo anche che oggi in Russia non ce ne sia bisogno".
Il 25 settembre alla 62esima Assemblea Generale dell'Onu verrà presentato il testo della risoluzione per una moratoria universale sulla pena di morte. Al Governo italiano, autore dell'iniziativa diventata europea, piacerebbe che alcuni paesi, tra i quali la Russia, diventassero co-sponsor della proposta.