05 Giugno 2007 :
una moratoria universale subito, in questa Assemblea generale delle Nazioni Unite e che abbia l'Italia come paese titolare dell'iniziativa. Sono queste le richieste di Marco Pannella, che questo pomeriggio ha tenuto nella sede del partito radicale, a Roma, una conferenza stampa.L'incontro e' stato convocato alla vigilia della presentazione di un documento, in sede Ue, della presidenza tedesca per formare un gruppo che lavori alla stesura di un testo di preparazione per la moratoria. Testo che, denunciano i Radicali, e' gia' stato depositato dall'Italia, e che ha bisogno solamente di essere approvato, e il prima possibile.
E' per questo che un Pannella provato da sei giorni di sciopero della sete, chiede attenzione per un rinvio "dannoso, frutto della sciatteria e dall'essere dei buoni a niente dei politici nazionali ed europei, che si disinteressano al problema della pena di morte". Ci sono i numeri – continua Pannella - perche' la risoluzione sulla moratoria universale passi all'assemblea delle Nazioni Unite: "Ad oggi sono 97 i paesi che hanno gia' detto di essere favorevoli all'iniziativa, su 192 dell'Onu". "Sono insoddisfatto di questa caricatura dell'Unione europea dei trattati- spiega Pannella- noi siamo l'unico partito- continua- che ha adottato una linea democratica per la promozione di una moratoria universale, anche difendendo Saddam Hussein, quando tutti hanno chiesto la sua morte".
Per il leader dei Radicali, e' un errore che la lotta contro la pena di morte passi per l'Unione europea, mentre in assemblea Onu sarebbe "molto piu' semplice".
Mobilitazione subito quindi, "questa sera e stanotte- conclude Pannella- combatteremo ancora, fino alla fine, per fare approvare la moratoria universale nell’Assemblea generale in corso".