14 Luglio 2020 :
L’associazione Nessuno tocchi Caino – Spes contra spem ha così commentato la notizia della ripresa delle esecuzioni federali in America.
“Con la ripresa delle esecuzioni capitali a livello federale, Donald Trump realizza l’unico successo del programma elettorale per la sua rielezione. In questo modo Trump manifesta la sua “straordinaria” visione del futuro dell’America, cioè quella di un ritorno al passato e alla logica arcaica dell’occhio per occhio. Trump ottiene la ripresa delle esecuzioni quando in tutto il mondo e negli stessi Stati Uniti di cui è lui Presidente la tendenza è quella di dismettere questo ferro vecchio della storia.
Sono infatti 165 gli Stati a diverso titolo abolizionisti (106 completamente abolizionisti, 8 per crimini ordinari, 6 in moratoria legale delle esecuzioni e 45 di fatto abolizionisti) e solo 33 sono mantenitori, di cui solo 20 nell’ultimo anno. Mentre negli USA, 33 Stati sui 50 della federazione, o hanno abolito la pena di morte (21) o non effettuano più esecuzioni da oltre 10 anni (12, di cui 4 con una moratoria legale in atto). Delle altre 3 giurisdizioni, il Distretto di Columbia ha abolito la pena di morte, mentre il Governo Federale l’ha ripresa e l’Amministrazione Militare non la pratica da almeno 10 anni.
Le dichiarazioni del Ministro della Giustizia Barr come di Trump di aver così fatto giustizia in nome delle vittime, sono un esercizio abusivo, cinico e volgare del dolore altrui. E’ una logica aberrante quella per la quale per difendere Abele, lo Stato diventa Caino. La giustizia autenticamente dalla parte delle vittime è una giustizia che ripara, non è quella che alimenta l’eterna catena della violenza e del dolore.”