14 Febbraio 2011 :
Il Gabon ha completamente abolito la pena di morte nel febbraio 2010, rende noto l’associazione radicale Nessuno tocchi Caino, a cui il Ministero della Giustizia gabonese ha trasmesso oggi copia della legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. E’ la prima volta che una notizia così importante giunge con un tale ritardo, non avendo allora il governo del paese africano comunicato il passo compiuto all’opinione pubblica e alle organizzazioni internazionali.La notizia, di cui oggi Nessuno tocchi Caino ha avuto conferma ufficiale, era stata data alla delegazione dell’associazione radicale, composta dalla Vice Presidente del Senato Emma Bonino e dalla deputata Radicale Elisabetta Zamparutti, nel corso di un incontro con il Ministro degli Esteri del Gabon Paul Toungui avvenuto ad Addis Abeba due settimane fa, in occasione del recente summit dell’Unione Africana.
La Legge 3/2010, che abolisce la pena di morte in Gabon, era stata approvata dal parlamento a gennaio e promulgata il 15 febbraio 2010 con la firma del Presidente della Repubblica Ali Bongo Ondimba, del Primo Ministro Paul Biyogha Mba e del Ministro della Giustizia Anicette Nanda Oviga.
In base alla legge, la pena di morte è sostituita con l’ergastolo con possibilità di grazia o amnistia, libertà condizionale o misure alternative solo dopo aver espiato almeno trenta anni di pena. La legge abolisce anche i lavori forzati.
Il 3 maggio 2007, in occasione della missione condotta da Aldo Ajello a Libreville per conto del Governo italiano, l’allora Presidente della Repubblica Omar Bongo Ondimba aveva riunito il Consiglio dei Ministri e in quella sede era stata decisa l’adesione all’iniziativa italiana per la moratoria universale sulla pena di morte e la presentazione di una proposta di legge abolizionista al Parlamento.
A conferma dell’impegno per l’abolizione, il 10 dicembre 2007 il Gabon aveva ospitato la Conferenza sub regionale promossa da Nessuno tocchi Caino per la moratoria e l’abolizione della pena di morte e con l’allora Ministro degli Esteri Jean Ping il Gabon aveva giocato un ruolo da protagonista nel dibattito all’Assemblea Generale dell’ONU che si concluse con la storica approvazione della risoluzione pro moratoria.
“Apprezziamo il fatto che il nuovo Presidente Ali Bongo Ondimba abbia dato seguito agli impegni assunti dal padre sul fronte dell’abolizione”, ha dichiarato Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, per il quale “l’abolizione in Gabon conferma come il Continente africano stia facendo progressi enormi sul fronte dei diritti umani”.
Dopo il Ruanda, il Burundi e il Togo, il Gabon è il quarto paese africano ad avere abolito la pena di morte negli ultimi tre anni.
L’abolizione della pena di morte in Gabon era uno degli obiettivi del “Progetto Africa” di Nessuno tocchi Caino per l’attuazione della risoluzione ONU per la moratoria delle esecuzioni e l’abolizione della pena di morte nel continente africano. Il progetto, finanziato in parte dall’Unione Europea e della durata di due anni, comprende per il primo anno la realizzazione di missioni in 8 Paesi africani, sei delle quali già effettuate, e per il secondo anno la tenuta di due conferenze regionali.