14 Ottobre 2014 :
in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte, il presidente della Confederazione svizzera Didier Burkhalter ha lanciato un appello per l’abolizione della pena capitale insieme a 11 ministri degli affari esteri di tutto il mondo. La Svizzera si oppone alla pena di morte in tutte le circostanze e si impegna per la sua abolizione a livello mondiale entro il 2025.“In occasione della dodicesima Giornata mondiale contro la pena di morte, lanciamo un appello congiunto a favore del rispetto della dignità umana nel mondo. La pena di morte, una delle questioni più complesse e controverse del nostro tempo, continua a mettere in discussione i valori fondamentali delle nostre società e a sfidare la nostra comprensione della giustizia penale.
Rispettiamo le opinioni di coloro che sostengono ancora la pena di morte e crediamo che tutti abbiano il diritto di essere protetti dai crimini violenti. Tuttavia, siamo dell’avviso che le esecuzioni commesse da organi statali non dovrebbero esistere nel XXI secolo. I sistemi giudiziari moderni non possono essere unicamente punitivi e vendicativi.
Le principali obiezioni alla pena di morte sono ben note. Nonostante la credenza popolare, non ci sono prove a sostegno della tesi secondo cui le esecuzioni hanno un effetto dissuasivo. Nessun sistema giudiziario può essere considerato esente da errori, e ciò significa che le sentenze capitali possono tradursi nella condanna a morte di persone innocenti. Spesso, inoltre, il numero di sentenze capitali emesse a carico di persone povere, vulnerabili ed emarginate è sproporzionato, aggravando la discriminazione nei confronti dei più deboli in seno alle nostre società. E infine, la pena capitale non offre né un’adeguata compensazione del torto subito né un sollievo spirituale alle vittime e alle loro famiglie. Al contrario, le uccisioni statali suscitano odio e violenza: l’esatto opposto di ciò a cui i sistemi giudiziari moderni dovrebbero aspirare.
Questo appello congiunto, che rivolgiamo al mondo intero, è il primo a essere lanciato da ministri degli affari esteri di Paesi abolizionisti e non abolizionisti insieme. Riconosciamo che lo scambio e la cooperazione sono indispensabili per avanzare verso sistemi giudiziari più efficaci e più umani. Insieme, i nostri Paesi possiedono l’esperienza e la motivazione necessarie per fare della pena di morte una sentenza appartenente al passato. Nel mondo, una larga maggioranza di paesi è già favorevole all’abolizione della pena di morte; speriamo che presto tutti gli Stati si uniscano a questa tendenza”.
L’Appello è stato firmato dai seguenti ministri degli affari esteri (Stati):
Héctor Marcos Timerman (Argentina), Julie Bishop (Australia), Nassirou Bako Arifari (Benin), Djibrill Yipènè Bassolé (Burkina Faso), Albert F. del Rosario (Filippine), Duly Brutus (Haiti), José Antonio Meade Kuribreña (Messico), Luvsanvandan Bold (Mongolia), Børge Brende (Norvegia), Philip Hammond (Regno Unito), Didier Burkhalter (Svizzera), Mevlüt Çavuşoğlu (Turchia).