19 Gennaio 2007 :
in una nota, diffusa dalla Farnesian, il Minstro degli Esteri, Massimo D’Alema, ha detto che il dibattito sulla questione della pena di morte deve essere al più presto ripreso, in primo luogo nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite attualmente in corso. Si sono moltiplicate nell'ultimo periodo - si legge nella nota della Farnesina - le prese di posizione internazionali in favore del rilancio dell'iniziativa per ottenere una moratoria sulle esecuzioni capitali, in vista dell'abolizione universale della pena di morte.E' molto diffusa, in particolare, la preoccupazione per i recenti casi di applicazione della pena capitale e per gli ulteriori annunci di nuove esecuzioni, che contrastano con il diritto fondamentale alla vita e con la protezione della dignità umana. La questione è stata affrontata in ambito europeo a livello politico e di alti funzionari in diversi contesti e, da ultimo, a Bruxelles dagli esperti in Diritti Umani.
Il tema - si legge ancora nella nota - figurerà all'ordine del giorno del Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne dell'Unione Europea del 22 gennaio. In tale sede, il ministro degli Esteri, D'Alema, esporrà la posizione italiana sulla questione. In particolare, il ministro farà stato della convinzione italiana che si renda ormai necessario e non ulteriormente rinviabile il raggiungimento, in tempi rapidi, di una posizione univoca dei Paesi membri dell'Unione Europea - che ha inserito l'abolizione della pena capitale nel progetto di trattato costituzionale - sulla strategia per riportare il tema all'attenzione della comunità internazionale e per avviare un'azione congiunta in seno alle organizzazioni multilaterali a carattere universale.
Pur nella consapevolezza che in ambito europeo ancora persistono preoccupazioni di ordine procedurale, che non toccano tuttavia la condivisa contrarietà alla pena capitale come principio fondamentale di carattere giuridico ed etico, da parte italiana - sottolineano alla Farnesina - si ritiene che il dibattito sulla questione debba essere al più presto ripreso. L'Assemblea Generale, per universalità ed autorevolezza, appare come il foro più appropriato per affrontare un tema di alto significato politico e dai rilevanti riflessi sulle modalità dell'amministrazione della giustizia nel rispetto del diritto inalienabile alla vita.