PENA DI MORTE: CRESCE ALL’ONU IL FRONTE PRO MORATORIA

Il Palazzo di Vetro dell'Onu a New York

12 Novembre 2010 :

la Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una nuova Risoluzione a favore di una moratoria universale della pena di morte, che ricalca la storica risoluzione approvata nel dicembre del 2007.
Hanno votato a favore in 107 Paesi, contro 38 mentre 36 si sono astenuti. Si è registrato un deciso passo avanti rispetto al 2007 quando in Assemblea plenaria i voti a favore furono 104, i contrari 54 e le astensioni 29 (più 5 assenti al momento del voto). Un ulteriore passo avanti è stato compiuto anche rispetto al secondo voto sulla Risoluzione pro moratoria avvenuto nel dicembre 2008, quando si espressero 106 a favore, 46 contro e si astennero 34 Paesi (altri 6 erano assenti al momento del voto).
Il testo passa ora al voto dell’assemblea plenaria previsto per la metà di dicembre ed è possibile che aumentino ancora cosponsor e voti favorevoli.
Il dato politico più significativo del voto al Palazzo di Vetro è il voto favorevole di 6 Paesi che nel 2008 avevano votato contro (Kiribati, Maldive e Mongolia) o si erano astenuti (Bhutan, Guatemala e Togo) e il voto di astensione di 5 Paesi (Afghanistan, Comore, Nigeria, Isole Salomone e Tailandia) che nel 2008 avevano votato contro.
Importanti sono state anche le conferme del voto di astensione di 2 Paesi mantenitori della pena di morte come Tanzania e Vietnam, mentre alcuni Paesi, come Cina e Stati Uniti, hanno confermato la loro contrarietà in maniera tutto sommato defilata.
Altro dato politico significativo è la bocciatura, con una più larga maggioranza rispetto alle volte precedenti, dei 4 emendamenti volti a snaturare la efficacia del testo presentati da Paesi come Egitto, Botswana, Singapore e Bahamas. L’emendamento più insidioso, presentato dall’Egitto e richiamante testualmente l’articolo della Carta delle Nazioni Unite secondo cui “nulla autorizza l’Organizzazione a intervenire in materie attinenti essenzialmente alla giurisdizione interna degli Stati”, è stato respinto con 62 voti favorevoli e 79 contrari. L’emendamento presentato oralmente dalle Bahamas volto ad annacquare il testo (che non avrebbe chiesto di ‘stabilire’ ma di ‘considerare di stabilire’ la moratoria), è stato respinto da una maggioranza di contrari più ampia (82 a 54).
L’unica novità nel testo della nuova risoluzione riguarda la richiesta – in parte contenuta nel testo del 2007 – rivolta agli Stati membri di ‘rendere disponibili le informazioni rilevanti circa l’uso della pena di morte al fine di favorire un dibattito nazionale informato e trasparente’.
 

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