22 Luglio 2025 :
Un disegno di legge che mira ad abolire la pena di morte per chi dà rifugio a dirottatori e per chi spoglia in pubblico una donna è stato approvato il 18 luglio 2025 dal Senato pakistano.
Il disegno di legge, volto ad allineare le leggi pakistane agli obblighi internazionali derivanti dall'accordo GSP+ con l'Unione Europea, che impone di limitare la pena capitale ai reati più gravi, è stato presentato alla Camera dal Ministro degli Interni Talal Chaudhry.
Il ddl propone la sostituzione della pena di morte prevista dagli articoli 354-A e 402-C del Codice penale pakistano con l'ergastolo. Attualmente, l'articolo 354-A stabilisce: "Chiunque aggredisca o usi la forza contro una donna, la spogli dei suoi abiti e la esponga in pubblico sarà punito con la morte o l'ergastolo, oltre a una multa".
Il leader del PTI al Senato, l'avvocato Syed Ali Zafar, ha osservato che il reato di spogliare una donna in pubblico è grave quanto l'omicidio e ha sottolineato che la pena di morte per questo reato dovrebbe rimanere invariata.
Il senatore Muhammad Abdul Qadir ha chiesto se la pena di morte per terrorismo verrà abolita.
La deputata del Balochistan Awami Party (BAP), Samina Mumtaz Zehri, ha osservato che le leggi sui crimini contro le donne dovrebbero essere rese più severe, non più clementi. Ha avvertito che attenuare le pene incoraggerebbe i criminali. Ha sottolineato che il tasso di condanne in questi casi è già basso a causa della debolezza dell'azione penale e ha evidenziato la necessità di riforme nei sistemi di polizia e giudiziario. "Questo non è giusto. Questo non aiuterà il Paese o la sua gente", ha affermato, opponendosi all'emendamento.
Il ministro della Giustizia Azam Nazeer Tarar ha tuttavia sostenuto che le pene severe non scoraggiano necessariamente la criminalità. Ha citato l'esempio dei paesi europei in cui la pena di morte non esiste, ma il tasso di criminalità è solo del 2%. Ha aggiunto che in Pakistan la pena di morte è attualmente prevista per oltre un centinaio di reati. Ha osservato che la pena per aver spogliato una donna in pubblico era originariamente di sette anni di reclusione, ed è stata convertita in pena capitale durante il regime del generale Zia nel 1982.
Il disegno di legge giunge ora all'Assemblea Nazionale, dove è probabile che subisca un ulteriore esame nel contesto del dibattito nazionale in corso su giustizia, diritti di genere e riforma penale.