26 Febbraio 2022 :
Un tribunale pakistano il 24 febbraio 2022 ha condannato a morte il rampollo di una ricca famiglia di industriali per aver violentato e decapitato la sua ragazza, in un caso che ha suscitato proteste contro le violenze sulle donne nel Paese profondamente patriarcale.
Il pakistano-americano Zahir Jaffer, 30 anni, avrebbe aggredito Noor Mukadam nella sua casa di Islamabad nel luglio dello scorso anno dopo che lei aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio, torturandola con un tirapugni e usando un'"arma affilata" per decapitarla.
Mukadam, la figlia 27enne di un ex ambasciatore, aveva più volte tentato di fuggire dalla villa, venendo però bloccata da due membri dello staff di Jaffer.
"Il principale imputato è stato condannato a morte", ha detto il giudice Atta Rabbani del tribunale distrettuale di Islamabad.
I genitori di Jaffer, Zakir Jaffer e Asmat Adamjee, sono stati dichiarati non colpevoli dopo essere stati accusati del tentativo di insabbiare il crimine.
I due membri dello staff sono stati condannati a dieci anni di carcere per concorso in omicidio.
"Sono felice che sia stata fatta giustizia", ha detto Shuakat Mukadam, padre di Noor, dicendosi pronto a impugnare l'assoluzione dei genitori di Jaffer.
Il verdetto del tribunale prevede che Jaffer venga "impiccato per il collo fino alla morte", tuttavia gli è stata anche inflitta una condanna simultanea a 25 anni di carcere per sequestro e stupro.
Jaffer può presentare appello contro le condanne.