01 Novembre 2020 :
La moglie e la famiglia di un cristiano pakistano si sono dovuti nascondere dopo che di recente l’uomo è stato condannato a morte per presunta blasfemia contro l'Islam, ha riportato CBN News il 28 ottobre 2020.
Asif Pervaiz, 37 anni, è stato condannato a morte il mese scorso a distanza di sette anni dal suo arresto legato all’accusa di aver inviato col cellulare messaggi di testo blasfemi.
La moglie di Pervaiz, Marilyn Asif, e i loro quattro figli piccoli sono dovuti fuggire per salvarsi la vita dopo la sua condanna, ha reso noto l'Independent Catholic News (ICN).
"Si nasconde perché si sente minacciata", ha detto a ICN Release International, un'organizzazione che sostiene i cristiani perseguitati. "Sta cercando di tenere al sicuro i suoi tre figli e la figlia."
Pervaiz è stato accusato di blasfemia dopo che il suo ex supervisore in una fabbrica di abbigliamento lo ha accusato dell’invio di messaggi di testo blasfemi dal suo cellulare.
"Questo caso avrebbe dovuto essere chiuso dal giudice", ha detto al Morning Star News l'avvocato di Pervaiz, Saiful Malook, aggiungendo di voler presentare appello all'Alta Corte di Lahore dal momento che l’accusa non dispone di prove.
"Ha già passato sette anni in attesa della decisione del tribunale. Chissà quanti anni dovrà aspettare finché tutto questo non sarà finito?" ha chiesto Malook.
Pervaiz ha sostenuto che il suo supervisore lo abbia accusato solo dopo il suo rifiuto di rinunciare alla fede cristiana per convertirsi all'Islam. Ha lasciato il lavoro, ma il suo supervisore avrebbe continuato a perseguitarlo nel suo nuovo posto di lavoro.
Secondo l’avvocato Malook, Pervaiz avrebbe perso la sua scheda SIM pochi giorni prima del presunto incidente, il supervisore avrebbe quindi trovato la scheda usandola per inviare i messaggi di testo dal numero di Pervaiz.