15 Marzo 2021 :
Una corte pakistana ha condannato a morte un cristiano che in precedenza era stato condannato all’ergastolo con l’accusa di aver inviato messaggi di testo diffamatori nei confronti del Profeta Muhammad, ha riportato UCA News il 12 marzo 2021.
Dopo averlo ammesso, l'Alta Corte di Lahore il 10 marzo aveva inviato alla sezione competente l'appello di Sajjad Masih Gill, membro della Chiesa Avventista del Settimo Giorno.
Nel luglio 2013, un tribunale aveva condannato Gill, originario della città di Gojra nel Punjab, all'ergastolo per aver inviato un controverso messaggio di testo a un musulmano nel dicembre 2011. Il verdetto imponeva anche una multa di 314.500 rupie (2.000 dollari Usa).
L’uomo era stato arrestato dalla polizia che aveva tracciato il suo cellulare.
Nel 2015, suo fratello e suo nipote hanno riferito di essere stati attaccati e minacciati da persone sconosciute mentre tornavano a casa dopo aver visitato Gill nella prigione centrale di Sahiwal.
Nel 2016, due avvocati della Associazione Legale Evangelica hanno segnalato minacce simili da parte di uomini armati sulla strada tra Kasur e Lahore. Entrambi avevano difeso Gill e presentato l’appello all'Alta Corte di Lahore.
Della condanna a morte di Gill si è rallegrato un avvocato musulmano in un post su Facebook.
Zeeshan Ahmed Awan, che era tra i legali dell’accusa presso la Corte, ha detto che i giudici hanno accolto l'argomento dell'accusa secondo cui la pena capitale è l'unica condanna possibile per la blasfemia e che l'ergastolo risulta "ripugnante" per le ingiunzioni dell'Islam.