21 Ottobre 2016 :
la Corte Suprema del Pakistan ha stabilito che la schizofrenia non sia un disturbo mentale aprendo così la strada all’esecuzione di un uomo malato di mente riconosciuto colpevole dell'omicidio di un religioso. Le Nazioni Unite avevano detto ad Islamabad che la pena di morte nel caso del 2002 era una violazione del diritto internazionale, in quanto all'imputato, Imdad Ali, è stata diagnosticata la schizofrenia paranoide e psicosi nel 2012. I medici avevano concluso che le sue "capacità di pensiero razionale e decisionali" sono compromesse e lo avevano dichiarato clinicamente malato in una relazione presentata nel 2013. Tuttavia, l'appello finale di Ali alla Corte è stata respinta nel 2015. La sua esecuzione è stata rinviata dopo che sua moglie ha presentato un appello dell'ultimo minuto. La più alta Corte del Paese il 20 ottobre ha dato la sua approvazione all’esecuzione della sentenza dopo aver dichiarato che la schizofrenia è "una malattia recuperabile che, in tutti i casi, non rientra nella definizione di 'disturbo mentale' come definito nella Ordinanza 2001 sulla Salute Mentale". La Corte ha detto che la condizione di Ali non è permanente e varia in base al "livello di stress". Respingendo la richiesta di grazia di Ali basata sulla malattia mentale, la Corte ha citato la sentenza della Corte Suprema Indiana nel caso Bhishan Gupta vs Unione indiana del 1977. In questo caso la madre del detenuto aveva sostenuto che il figlio non dovesse essere giustiziato perché "alienato" e affetto da schizofrenia. La Corte aveva respinto la sua richiesta e dichiarato che il condannato non soffrisse di follia, né durante il suo processo, né al momento del reato.Ali, 50 anni, potrebbe essere giustiziato il 26 ottobre, nonostante le forti critiche al verdetto, secondo The Independent. Reprieve, organizzazione con sede nel Regno Unito, ha dichiarato, "E' scandaloso che la Corte suprema del Pakistan sostenga che la schizofrenia non sia una malattia mentale, contraddicendo le conoscenze mediche accettate, comprese le leggi pakistane sulla salute mentale". Il direttore della ONG ha invitato il presidente del Paese ad intervenire con urgenza per fermare "questo ripugnante tentativo di impiccare" Ali.
L’Ufficio diritti umani delle Nazioni Unite ha chiesto al governo di Nawaz Sharif di fermare l'esecuzione e di avviare un nuovo processo "in conformità con gli standard internazionali". "Imporre la pena capitale ad individui con disabilità psico-sociali costituisce una violazione delle garanzie sulla pena di morte", ha detto l'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani.