08 Marzo 2021 :
Il giudice distrettuale di Rawalpindi, Jehangir Gondal, ha emesso una condanna a morte nei confronti di un uomo riconosciuto colpevole dello stupro di una bambina di cinque anni, infliggendogli inoltre una multa di 500.000 rupie.
Se il condannato, Munir Ahmed, non dovesse pagare la multa, la somma sarebbe ottenuta mettendo all'asta la sua proprietà, oltre all’aggiunta di sei mesi di carcere.
Il tribunale ha definito lo stupro della minorenne un crimine atroce, affermando che l’imputato non meritava alcuna clemenza. Il giudice ha aggiunto che qualsiasi clemenza avrebbe significato promuovere il crimine.
Il 26 gennaio dell'anno scorso la bambina di cinque anni era andata in un negozio della Colonia di Mumtaz, nella zona di Dhoke Hassu della città, ma non era tornata a casa.
Quando sua madre era andata a cercarla, aveva sentito delle urla provenire dalla stanza in affitto di Munir Ahmed.
La donna iniziò a gridare aiuto e i vicini accorsi sfondarono la porta della stanza, portando la bambina in ospedale.
L’uomo fu rinchiuso nella stessa stanza fino all’arrivo della polizia, che lo arrestò.
Un rapporto medico e un test del DNA confermarono lo stupro subito dalla bambina.
Accogliendo con soddisfazione il verdetto del tribunale, gli attivisti Masood Shah e Samina Bukhari hanno affermato che è necessario dare punizioni severe agli autori di questi crimini per limitarne il numero.
Hanno affermato che il tribunale stava adempiendo alle proprie responsabilità in questo senso, chiedendo alle alte corti e alla Corte Suprema di garantire processi rapidi nei casi di stupro.
La presidente di un'organizzazione per i diritti delle donne, Sameera Gul, ha detto di aver inscenato una protesta quando l'incidente è avvenuto.
Soddisfatta per la decisione del giudice, ha aggiunto che il padre della bambina era un operaio e lavorava dalle otto alle 12 ore al giorno per sostenere la sua famiglia.
La madre della vittima, Safina, ha affermato che sua figlia era andata al negozio per comprarle qualcosa, cadendo preda del condannato, tuttavia alla fine è stata fatta giustizia.