28 Dicembre 2021 :
Un tribunale di Peshawar il 23 dicembre 2021 ha condannato a morte un uomo di 42 anni per aver commesso “reato” di blasfemia caricando un video su Internet, multandolo inoltre per 100.000 rupie.
Il giudice distrettuale Mohammad Tahir Aurangzeb ha stabilito che l'accusa abbia dimostrato la propria tesi contro l'imputato, Bashir Mastan, residente a Charsadda, e che le prove registrate lo colleghino alla commissione del reato.
Il tribunale lo ha riconosciuto colpevole ai sensi della sezione 295-C del Codice penale pakistano e nel condannarlo a morte ha ordinato che la sentenza non debba essere eseguita prima della conferma da parte dall'Alta Corte di Peshawar.
Il giudice ha anche riconosciuto colpevole l'imputato ai sensi della sezione 298 del codice penale e lo ha condannato a due anni di carcere duro.
La denuncia contro l’uomo era stata registrata presso la stazione di polizia di Inqilab a Peshawar il 7 settembre 2020, ai sensi delle sezioni 295-C (commenti sprezzanti nei confronti del Santo Profeta) e 298 (pronuncia di parole per ferire i sentimenti religiosi) del codice penale e della sezione 15 della Legge sulle Armi.
La denuncia fa riferimento a un video diventato virale in cui si poteva vedere l’imputato affermare di essere un profeta. Il video avrebbe provocato pubblica indignazione.
La polizia ha dichiarato di aver rintracciato l’imputato attraverso il suo cellulare e di averlo preso in custodia prelevandolo dalla residenza di uno dei suoi parenti nella zona di Pandhu. L’imputato sarebbe stato trovato in possesso di una pistola.