ONU: SAIF AL-ISLAM GHEDDAFI DEVE ESSERE PROCESSATO DALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE

Saif al-Islam Gheddafi

21 Febbraio 2017 :

il responsabile per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha dichiarato che il processo a carico di Saif al-Islam Gheddafi, figlio dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, dovrebbe essere trasferito alla Corte Penale Internazionale (ICC).
Secondo Zeid Ra'ad Al Hussein, il processo libico a Saif ''non rispetta norme e standard internazionali del processo equo e inoltre per alcuni aspetti viola la legge libica''.
A suo avviso, ''Il processo è stata un'occasione mancata per la giustizia '', e solo la Corte dell'Aja potrebbe correggere le anomalie legali e sui diritti commesse fino a questo punto. Secondo Zeid Ra'ad Al Hussein, Saif doveva essere portato davanti alla Corte Penale Internazionale con l’accusa di omicidio.
Sin dalla caduta del regime di suo padre, avvenuta sei anni fa, Saif è stato tenuto a Zintan, una regione montagnosa occidentale, da una delle fazioni che hanno iniziato a contendersi il potere dopo l’uccisione di Gheddafi.
Saif è stato condannato a morte nel luglio 2015 a Tripoli da un tribunale per crimini di guerra, tra cui l'uccisione di manifestanti durante la rivoluzione. Le forze di Zintan si rifiutarono di consegnarlo, dicendo di non fidarsi di Tripoli rispetto alla fuga.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite sul processo, ci sono state gravi violazioni dei diritti in tutto il procedimento che lo ha visto alla sbarra insieme a più di altri 30 imputati e che ha portato alla sua condanna a morte.
Il rapporto cita la detenzione prolungata degli imputati senza accesso alle loro famiglie e a rappresentanti legali oltre ad accuse di tortura, che non sono state esaminate fino in fondo.
Saif, l’ex capo dei servizi segreti Abdullah al-Senussi e l'ex primo ministro Al-Baghdadi al-Mahmoudi sono tra i nove imputati condannati a morte mediante fucilazione.
"Il governo libico non è stato in grado di garantire l'arresto e la consegna (di Gheddafi), che rimane a Zintan e viene considerato al di fuori del controllo delle autorità libiche riconosciute a livello internazionale", aggiunge il rapporto.
Il rapporto, dell'ufficio Onu per i diritti umani e della missione Onu di supporto in Libia (UNSMIL), ha esortato le autorità libiche a riformare il sistema di giustizia penale sostenendo che il processo ha messo in evidenza "gravi difetti".
 

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