24 Febbraio 2021 :
Il responsabile per i diritti umani delle Nazioni Unite il 23 febbraio 2021 ha accolto con favore l'impegno del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di lavorare per l'abolizione della pena di morte negli Stati Uniti.
Biden, un Democratico, ha promesso agli elettori l'anno scorso che avrebbe cercato di porre fine alla pena di morte federale, ed è entrato in carica il mese scorso come primo presidente abolizionista del Paese.
"Accolgo con favore la promessa della nuova amministrazione degli Stati Uniti di lavorare per porre fine alla pena di morte, sia a livello federale che statale", ha affermato Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
La punizione a livello federale è stata ripresa da Donald Trump lo scorso anno dopo una pausa di 17 anni causata in parte dalla crescente difficoltà di procurarsi farmaci per le iniezioni letali.
Merrick Garland, il candidato di Biden per la carica di procuratore generale degli Stati Uniti, il 22 febbraio ha detto al Congresso che il suo sostegno alla pena di morte si è esaurito perché colpisce in modo sproporzionato i neri e altre comunità di colore e perché sono troppi gli errori giudiziari.
“La deterrenza è spesso un argomento di coloro che si oppongono alla sua abolizione. Tuttavia, non ci sono prove che scoraggi il crimine in modo più efficace di qualsiasi altra punizione", ha detto Bachelet durante un dibattito del Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite.
"Al contrario, gli studi suggeriscono che alcuni stati che hanno abolito la pena di morte hanno visto il loro tasso di omicidi inalterato o addirittura diminuire", ha detto.
La delegazione degli Usa, che ha lo status di osservatore, non è intervenuta al dibattito, che si tiene ogni due anni.
La "stragrande maggioranza" dei Paesi ha abolito la pena di morte per legge o non pratica le esecuzioni, ha detto Bachelet.
Iran e Arabia Saudita, tra i primi cinque Paesi per numero di esecuzioni praticate, durante il dibattito hanno difeso la pena capitale per i reati più gravi, in linea con la legge della sharia.