27 Luglio 2017 :
Ronald Phillips, 43 anni, bianco, è stato giustiziato.
Il protocollo a tre farmaci composto da 500 milligrammi di Midazolam, 1,000 milligrammi di Rocuronium Bromide, e 240 milligrammi di Cloruro di Potassio apparentemente non ha dato problemi. Era stato condannato a morte nel 1993 per aver stuprato e ucciso, nel gennaio 1993, una bambina di 3 anni, Sheila Marie Evans, figlia della sua fidanzata.
All’epoca Phillips aveva 19 anni. Con una imputazione minore, omicidio involontario e messa in pericolo di un bambino, la madre della bambina, Fae Amanda Evans venne condannata a 30 anni con la possibilità di libertà condizionale dopo 15. Morì in carcere di leucemia nel 2008.
Phillips è stato al centro di una complessa serie di battaglie legali, che hanno portato la sua esecuzione ad essere rinviata per 6 volte.
Recentemente, assieme ad altri due detenuti del braccio della morte dell’Ohio, aveva contestato l’uso del Midazolam. Ulteriore attenzione sul suo caso si era creata per il fatto che in Ohio le esecuzioni erano sospese dal 16 gennaio 2014, quando l’iniezione letale contro Dennis McGuire, effettuata con Midazolam e Idromorfone, portò alla morte del condannato dopo 26 minuti, con evidenti segni di sofferenza. La scorsa settimana diverse personalità religiose, ex funzionari penitenziari, esonerati (detenuti prima condannati per gravi reati, e riconosciuti innocenti solo in un secondo tempo) e attivisti per i diritti umani si erano espressi a favore di un provvedimento di clemenza. A loro si erano aggiunti due ex procuratori generali, Jim Petro e Lee Fisher. Lunedì un gruppo di 15 professori di farmacologia avevano sottoscritto un parere negativo sull’uso del Midazolam e lo avevano inviato alla Corte Suprema, che però ha respinto il ricorso, seppure con 2 giudici in dissenso.
Phillips diventa il 1° giustiziato di quest’anno in Ohio, il 54° da quando lo stato ha ripreso le esecuzioni nel 1999, il 15° dell’anno negli Usa e il n° 1457 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
