OHIO (USA): L’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA DISPONE DI CENTINAIA DI FIALE PER LE INIEZIONI LETALI

13 Gennaio 2017 :

con una richiesta di accesso agli atti la Associated Press è riuscita a sapere che l’Ohio tra settembre e ottobre 2016 ha comprato diverse dosi di farmaci letali.
Non è del tutto chiara la procedura seguita dalla testata giornalistica, ma sembra che abbia chiesto accesso ai registri dell’inventario dell’Amministrazione Penitenziaria, dai quali, ai sensi della legge sulla segretezza del 2015 sono stati espunti i riferimenti relativi ai fornitori, ma rimangono comunque altri dati. Più precisamente, l’Amministrazione tra settembre e ottobre ha ottenuto 3 carichi di Midazolam, 2 carichi di Rocuronium Bromide, e 3 carichi di Cloruro di Potassio.
In totale sarebbero 1600 fiale di Midazolam (che basterebbero per 40 esecuzioni), 230 fiale di Rocuronium Bromide (che basterebbero per 23 esecuzioni), e 174 fiale di Cloruro di Potassio (sufficienti per dozzine di esecuzioni).
Dai registri non si evincono le date di scadenza dei lotti, né si riesce a capire se siano prodotti di origine “industriale” oppure provenienti da laboratori artigianali. Nel caso si trattasse di prodotti artigianali di solito la data di scadenza è molto più breve, alcune settimane, al massimo alcuni mesi. JoEllen Smith, portavoce dell’Amministrazione Penitenziaria, non ha volute commentare la notizia. L’Ohio ha in calendario una esecuzione per il 15 febbraio (Ronald Phillips) ed altre 7 nel corso dell’anno. In Ohio le esecuzioni sono ferme dal 16 gennaio 2014, quando l’esecuzione di Dennis McGuire durò 24 minuti presentando, secondo i giornalisti che assistevano, gravi inconvenienti. All’epoca l’Ohio aveva appena adottato un protocollo basato su 2 farmaci, Midazolam e Idromorfone.
McGuire è rimasto immobile per quasi cinque minuti, poi ha emesso un forte rantolo, ed ha continuato a rantolare per diversi minuti. Ha aperto e chiuso la bocca diverse volte senza emettere suoni, mentre l’addome si alzava e si abbassava. Un colpo di tosse ha accompagnato quello che è sembrato essere l’ultimo movimento di McGuire.
In questi giorni si stanno svolgendo davanti ad un giudice federale le udienze per una causa dei detenuti del braccio della morte che contestano il protocollo di esecuzione dello stato.
Nei giorni scorsi ha testimoniato uno dei membri dello staff che ha compiuto l’esecuzione di McGuire, che ha dichiarato di essere rimasto perplesso per le reazioni del condannato. E di essersi chiesto cosa mai stesse succedendo.
Un altro membro dello staff ha invece sostenuto che a suo avviso, nonostante la lunghezza dell’esecuzione, McGuire non ha sofferto.
 

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