NUOVA ZELANDA: RISCHIA ESTRADIZIONE IN CINA UOMO ACCUSATO DI OMICIDIO

06 Aprile 2017 :

L’avvocato di un uomo che rischia l’estradizione in Cina con l'accusa di omicidio ha detto all'Alta Corte della Nuova Zelanda che il governo di Wellington non può fare affidamento sulle rassicurazioni cinesi secondo cui l'uomo non sarebbe torturato o condannato a morte.
La sfida contro la prima estradizione dalla Nuova Zelanda verso la Cina è il secondo colpo in una settimana ai tentativi del gigante asiatico di riprendersi sospetti criminali che sono fuggiti all'estero, tra cui funzionari corrotti e uomini d'affari che sta inseguendo nell’ambito della “Operazione Caccia alla Volpe”.
L’Australia la scorsa settimana ha annullato il voto di ratifica di un trattato di estradizione con la Cina, 10 anni dopo la firma, dopo aver perso il sostegno dell'opposizione pochi giorni dopo la visita di Stato del premier Li Kequiang.
L'opposizione politica all'estradizione deriva in Nuova Zelanda e Australia da preoccupazioni sulla situazione dei diritti umani in Cina, con gruppi per i diritti che accusano regolarmente Pechino di ottenere confessioni sotto tortura o sotto costrizione. “Potremmo avere rassicurazioni che qualcuno non verrà messo a morte, ma può (il ministro della Giustizia Amy Adams) davvero credere a queste assicurazioni, quando ci sono prove che le persone scompaiono,” ha dichiarato Tony Ellis, un avvocato che assiste l'uomo che rischia l'estradizione, il sudcoreano di nascita e residente in Nuova Zelanda Kyung Kim Yup.
“Quelli (i tribunali cinesi) non sono giuridicamente indipendenti e noi dobbiamo lottare contro questo per preservare il nostro sistema”, ha detto. Il ministero degli Esteri cinese, che è stato chiuso per un giorno festivo, non ha risposto immediatamente alla richiesta di un commento.
La Nuova Zelanda ha concordato nel dicembre 2015 di estradare Kim a Shanghai con l'accusa di omicidio dopo che il corpo di una donna di 20 anni, strangolata, è stato trovato in un campo di Shanghai nel 2009. Kim era stato tenuto in carcere in Nuova Zelanda dal 2011. E’ stato rilasciato su cauzione lo scorso anno e vive con i familiari a Auckland.

 

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