NIGERIA: GOVERNO DI ABUJA ESORTATO AD ABOLIRE LA PENA DI MORTE

16 Ottobre 2023 :

La comunità internazionale il 10 ottobre 2023 ha nuovamente esortato la Nigeria ad abolire la pena di morte, sostenendo che la pena capitale sia obsoleta e che non serva a fermare il crimine.
La richiesta è stata espressa in occasione della proiezione del film "Pastori e Macellai", ospitata da Avocats Sans Frontières France (ASF Francia), con il sostegno dell'Ambasciata francese e dell'Alta Commissione australiana in Nigeria, in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte, il 10 ottobre nella capitale federale Abuja.
Parlando ai giornalisti, Lean Johnston, incaricato d’affari dell’Alta Commissione australiana in Nigeria, ha ricordato che l’Australia ha abolito la pena di morte nel 1968, descrivendola come violenza di Stato contro i propri cittadini. Ha detto: “Ad essere onesti, per noi è disumana. Quindi è molto importante per noi collaborare con altri governi per porre fine a questo trattamento crudele. La pena di morte sminuisce la dignità umana. Quando si toglie la vita a qualcun altro, sia che si tratti di un atto criminale o che sia compiuto dallo Stato, si diminuisce la dignità umana”.
La direttrice nazionale dell'ASF Francia in Nigeria, Angela Uwandu Uzoma-Iwuchukwu, ha affermato che pur non disponendo del numero esatto di prigionieri nel braccio della morte nigeriano, essi sono certamente più di 3.000.
Pur consigliando al governo nigeriano di emulare il Ghana abolendo la pena capitale, ha chiesto l’attuazione di alternative mettendo in atto una moratoria ufficiale sulle esecuzioni, lavorando al contempo per l’abolizione della pena di morte. Anche l’ambasciatrice di Francia in Nigeria, Emmanuelle Blatmann, ha chiesto una moratoria ufficiale sulle esecuzioni. Ha osservato che la Francia considera la pena di morte ingiusta e disumana, aggiungendo che è anche irreversibile. Secondo lei, lo spargimento del sangue di un altro essere umano non può riparare un crimine commesso.
Deji Ajare, direttore esecutivo dello Sterling Law Center, ha descritto la pena di morte come una violazione del diritto intrinseco alla vita, che costituisce un trattamento crudele, inumano e degradante.
"E’ nostra ferma opinione che nessun sistema giudiziario debba avere il potere di togliere una vita, anche in risposta a crimini atroci", ha affermato in una nota.

 

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