NIGERIA: CINQUE CONDANNE A MORTE NELLO STATO DI OSUN

04 Luglio 2024 :

Cinque uomini sono stati condannati a morte il 2 luglio 2024 da un’Alta Corte dello stato nigeriano di Osun per il rapimento e omicidio di un mandriano di etnia Fulani, Ibrahim Adamu.
L’uomo fu rapito dalla sua abitazione e trasferito in un luogo appartato nella sua auto Toyota Corolla.
La vittima è stata successivamente uccisa nonostante avesse pagato un riscatto di 3 milioni di Naira, avendo identificato uno degli autori del crimine.
Gli imputati, Ibrahim Issa, Lateef Bello, Abdul Ramon Soliu, Bello Ibrahim e Abudu Mumini Jolaanobi Saheed, sono stati chiamati in giudizio per la prima volta davanti al tribunale il 28 ottobre 2021, con l’accusa di cospirazione, rapimento e omicidio.
Davanti al giudice Kudirat Akano, tutti e cinque gli imputati si sono dichiarati non colpevoli in relazione alle accuse mosse contro di loro dallo Stato.
Secondo il procuratore capo del Ministero della Giustizia, Moses Faremi, gli imputati hanno rapito Adamu il 17 aprile 2018, intorno alle 19:45 nella sua residenza situata a Owode-Ede, nello stato di Osun.
Quando è comparso davanti alla Corte, uno dei testimoni dell'accusa, l'ufficiale di polizia inquirente Ganiyu Taofeek, ha presentato documenti comprendenti dichiarazioni extragiudiziali e una maschera presumibilmente utilizzata dagli imputati, caduta sulla scena del crimine durante una colluttazione tra rapitori e vittima.
Adamu avrebbe quindi identificato uno dei rapitori, cosa che ha condotto al suo omicidio.
Un membro della banda, Abdu Mumini, avendo capito che Adamu aveva identificato uno di loro, ha ordinato agli altri membri della banda, tra cui tre togolesi che non sono ancora stati arrestati, di uccidere la vittima.
La vittima sarebbe stata smembrata e i suoi resti gettati nel fiume Osun.
Abdu Mumini, nella sua confessione, avrebbe raccontato in dettaglio perché la banda ha ucciso Adamu e come hanno diviso il riscatto ottenuto dalla famiglia della vittima.
Rivolgendosi alla Corte, l'avvocato difensore, Bola Ige, ha affermato che le accuse mosse contro i suoi clienti non erano state provate oltre ogni ragionevole dubbio dall'accusa.
Inoltre, Folashade Ipede del Legal Aid Council, ha invitato il giudice a temperare la giustizia con la clemenza.
Emettendo il suo giudizio, il giudice Akano ha ritenuto i cinque uomini colpevoli di tutti i capi di imputazione, condannandoli all’impiccagione.

 

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